Arretrati della pensione di invalidità: ecco cosa sapere

Arretrati della pensione di invalidità: ecco cosa sapere

Quando si riceve la diagnosi di invalidità, è necessario fare attenzione a diversi aspetti. Destreggiarsi tra i vari riferimenti della burocrazia implica molta pazienza. Ecco perché, nella guida che puoi vedere nelle prossime righe, puoi trovare alcune informazioni su uno dei più ostici. Di cosa stiamo parlando di preciso? Degli arretrati della pensione di invalidità.

Proseguendo nella lettura di questo articolo, potrai sviscerare diversi interrogativi che li riguardano e, per esempio, scoprire sia chi ne ha diritto, sia quale procedura bisogna seguire per richiederli.

Chi può richiederli?

Nel momento in cui si chiamano in causa gli arretrati della pensione di invalidità, è necessario ricordare che non tutti possono richiederli. Secondo la normativa attualmente vigente, è infatti fondamentale risultare invalidi al 100%. Da non dimenticare sono anche i requisiti di reddito annuale. Ecco a quanto corrispondono:

  • Reddito personale annuo pari a massimo 8.469,63 euro
  • Reddito personale sommato all’eventuale reddito del coniuge non superiore alla cifra di 14.447,42 euro.

Fondamentale è specificare che, anche nel caso del soggetto invalido sposato, il reddito personale deve risultare entro la prima cifra ricordata. Il limite in questione non riguarda solo il reddito da lavoro, ma anche quelli non assoggettati Irpef.

Chi rientra in questa casistica e risulta per legge invalido civile – per quanto riguarda il fatto di essere incluso in questa categoria, il riferimento normativo è la legge 118/71 – ha diritto non solo alla ricezione della pensione di invalidità ma, se con un’età compresa tra i 18 e i 60 anni, anche alla richiesta di ricezione degli arretrati. In merito alla pensione di invalidità, rammentiamo che, sulla base del cosiddetto “incremento al milione”, alla suddetta utenza è stata riconosciuta una maggiorazione dell’importo della prestazione pari a 286 euro fino a un massimo di 651 al mese.

La Sentenza della Corte Costituzionale del luglio 2020

Per quanto riguarda il requisito anagrafico per la ricezione degli arretrati della pensione di invalidità, è interessante chiamare in causa una novità recente. A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n° 152 risalente al luglio 2020, gli invalidi civili totali di età superiore ai 60 anni hanno la possibilità di richiedere gli arretrati della pensione a 5 anni.

Entrando nel vivo del testo della sentenza, ricordiamo che in essa si fa presente che le minorazioni di natura fisica o psichica che portano all’ottenimento dell’invalidità non solo diverse dopo i 60 anni rispetto al quadro dell’età giovanile. Come evidenziato dal legislatore, infatti, la condizione patologica è intrinseca e non dipende dal naturale processo di invecchiamento.

Della sentenza in questione non possono beneficiare gli invalidi totali, sordomuti e ciechi civili assoluti che alla data del 20 luglio 2020 risultavano aver già compiuto 60 anni.

Come richiedere gli arretrati della pensione di invalidità

A questo punto, è naturale chiedersi cosa si debba fare per richiedere i sopra citati arretrati. Il cittadino che soddisfa i requisiti ha davanti diverse alternative. Può, per esempio, procurarsi il verbale di riconoscimento dell’invalidità rilasciato dall’INPS e compilare il modello AP70. Quest’ultimo, va successivamente caricato sul sito dell’Ente. Cosa si specifica di preciso nel modello sopra citato? Ricordiamo innanzitutto che si tratta di un’autocertificazione.

Il richiedente gli arretrati della pensione di invalidità deve compilarla inserendo i propri dati anagrafici, i riferimenti allo stato civile, i motivi per cui è titolare della prestazione di invalidità. Da non dimenticare sono anche i dati dei figli, così come le informazioni relative alla percezione di altre indennità.

Come già detto, si può fare riferimento anche ad altri metodi. Uno di questi prevede il fatto di rivolgersi a un CAF o a un patronato sul territorio (vicino al proprio domicilio è possibile trovarne più d’uno senza fatica).

Infine, non bisogna dimenticare la possibilità di rivolgersi a un legale specializzato in questa materia.