L’isola di Lesbo, in Grecia, è stata colpita ieri da un forte terremoto di magnitudo 6,2 sulla scala Richter che ha pesantemente danneggiato i centri storici causando il crollo di diverse abitazioni e il ferimento di molte persone; una donna di 45 anni ha perso la vita schiacciata dalle macerie delle sua casa.

La piccola isola dell’Egeo è ridotta ad un cumulo di macerie e la quasi totalità degli abitanti è senza casa e ha perso tutto quello che aveva; alcuni residenti hanno cominciato a scavare tra i resti delle loro case per cercare di salvare almeno qualche ricordo e qualche oggetto utile. La situazione è drammatica e manca davvero tutto: non ci sono energia elettrica e  acqua potabile, il gas è stato staccato per prevenire fughe e conseguenti esplosioni, anche cibo e medicinali scarseggiano.

Il piccolo villaggio di Vrisa è quello più colpito perché più vicino all’epicentro del sisma ed è anche qui che si sono registrati i danni più ingenti: le case sono andate quasi tutte totalmente distrutte e si stanno approntando le tende per gli sfollati. La disperazione degli abitanti  è grande e tutti si chiedono se e quando potranno ricostruire e ricominciare la vita di prima; la voglia di tornare alla normalità è tanta e tutti sperano di potere ricominciare da capo e di costruirsi un nuovo futuro senza abbandonare l’isola.

La paura più grande degli abitanti è proprio quella di essere costretti ad abbandonare l’isola in cui sono nati e cresciuti e in cui ci sono tutti gli affetti più cari e i ricordi di una vita; nessuno se la sente di lasciare la terra natale, anche se questo non è il primo terremoto che sconvolge questa parte di Egeo.

Il terremoto è stato avvertito chiaramente anche in Turchia, in modo particolare ad Istanbul, ma non ci sono stati danni rilevanti a cose o persone; le autorità greche e turche stanno collaborando insieme per affrontare la prima emergenza.