Siamo giunti al terzo appuntamento con la serie di articoli che sviscerano il mondo dell’omeopatia e spiegano perchè effettivamente non funziona. Qui ci sono il primoil secondo ed il quarto articolo.

 

Nelle prossime righe risponderò alla domanda che tutti, ma proprio tutti (si, pure io), si sono posti almeno una volta nella vita: “Ma allora perchè l’omeopatia funziona?

 

Vediamo nel dettaglio qual è la risposta a questo e ai quesiti correlati.

 

Se l’omeopatia non funziona, perchè i medici la consigliano?

Questa sembra una domanda legittima. Un medico, una persona che dovrebbe occuparsi della nostra salute ed averla a cuore, non potrebbe mai consigliare qualcosa che non aiuta il paziente, giusto?

Le risposte a questa domanda sono fondamentalmente due. Una è l’effetto placebo, di cui parlerò nelle righe seguenti.

L’altra è, ovviamente, il vile denaro. Non voglio scendere nel dettaglio dei costi e dei guadagni di medici omeopati e case produttrici, dato che mi sono prefissata di parlarne bene nel successivo, ed ultimo, articolo. Ma è ovvio che un omeopata consigli cure che sono alla base del suo mestiere.

Pensare che gli omeopati siano dei benefattori che fanno volontariato è sbagliato. Chiariamoci bene, non c’è niente di male a guadagnare con il proprio lavoro, ma è bene rendersi conto che non si tratta di altruismo e beneficenza.

Ricordo in ogni caso che molti omeopati, al momento del bisogno, scelgono di curarsi con la medicina tradizionale, chiediamoci il perchè.

Oltre a questo, mi è capitato, purtroppo, di imbattermi in medici che, pur non avendo nessun tipo di riscontro economico, consigliavano l’omeopatia. Dico purtroppo perchè, dialogando con loro, ho capito che credevano veramente che il prodotto omeopatico avesse un qualunque effetto che va oltre il semplice effetto placebo. Come abbiamo visto negli scorsi articoli, in realtà questo non è vero, non è mai stato dimostrato nè tantomeno è possibile. E sentire un laureato in medicina che crede il contrario, mi fa sempre venire i brividi.

 

Ma allora perchè su me\il mio vicino di casa\mio cugino\il mio gatto\il mio sasso domestico ha funzionato?

Puntualmente salta fuori sempre la solita domanda. “Ho usato un prodotto omeopatico ed ha funzionato, come lo spieghi?

 

Ogni volta che sento queste parole non posso fare a meno di pensare ad un cane a cui il padrone vuole insegnare a sedersi a comando. Quando capita che il cane si sieda, il padrone lo premia, lo gratifica. Dopo alcune volte il cane avrà imparato il comando. Questo succede perchè fra il gesto di sedersi del cane e l’elargizione del premio da parte del padrone c’è una correlazione temporale. L’animale associa ad un suo comportamento un riscontro positivo, in quanto questo si presenta ogni volta subito dopo l’aver eseguito il comportamento.

Il paziente che assume il prodotto omeopatico ragiona più o meno nello stesso modo. Vede un riscontro positivo (guarigione, miglioramento, alleviamento dei sintomi) subito dopo l’aver assunto lo specifico prodotto. A causa di una correlazione temporale, il paziente attribuisce all’omeopatia la capacità di produrre un beneficio. Ma è davvero così?

 

E se, per ipotesi, anzichè assumere un prodotto omeopatico avessimo bevuto una bottiglia di ketchup? Se fossero avvenuti anche in questo caso una guarigione o un miglioramento, avremmo pensato che è stato il ketchup a causarli? Ovviamente un pensiero del genere sarebbe stato ridicolo, ma se ci basassimo solamente sull’esistenza o meno di una correlazione temporale, sarebbe lecito supporlo.

 

Tutto questo serve a spiegare che non basta semplicemente guarire dopo l’assunzione di un rimedio omeopatico per dire che l’omeopatia funziona. Le coincidenze accadono. Può capitare spesso che si guarisca proprio il giorno dopo aver preso qualche granulo omeopatico. Esattamente come può capitare di guarire proprio il giorno dopo aver mangiato la peperonata a pranzo.

Può capitare anche di guarire dopo che la malattia ha avuto il suo naturale decorso, e che ci si convinca che l’omeopatia abbia accelerato il tutto, ma questo non è vero. Si tratta soltanto autoconvinzione e pensieri arbitrari. Magari, molto razionalmente, il decorso sarebbe stato lo stesso sia con che senza il rimedio omeopatico.

 

L’effetto placebo: cos’è e come funziona

Per effetto placebo si intende una reazione, da parte dell’organismo, non legata all’assunzione di una sostanza particolare ma semplicemente alla convinzione di aver assunto quella data sostanza.

Un placebo può essere qualunque cosa, persino una pillola di zucchero, a cui il paziente attribuisce proprietà di guarigione e, pertanto, ottiene effettivamente un riscontro, nonostante la totale mancanza di principi attivi.

 

L’effetto placebo è molto studiato in medicina. Numerosissimi sono i paper scientifici che lo analizzano, cercano di spiegarlo, cercano di valutare quanto spesso avviene e quanto sia effettivamente efficace. I placebo sono addirittura utilizzati in un’infinità di studi in doppio cieco, per valutare l’efficacia del farmaco da studiare.

È stato dunque compreso che l’effetto placebo è esclusivamente di natura psicologica. Esso permette comunque, dato il rilascio di particolari sostanze a livello neuronale, di ottenere una guarigione per alcune patologie ed un notevole miglioramento per altre, ma si rivela spesso poco efficacie per alcuni tipi di malattie.

 

Ecco spiegato il motivo per cui a volte l’omeopatia funziona. Si tratta di un mero effetto placebo, dimostrato più e più volte. Gli studi riguardanti l’omeopatia, l’ho già detto, sono molti, ed analizzandoli tutti si verificherà, creando un quadro generale, che i rimedi omeopatici funzionano solo e soltanto come funziona un placebo.

 

L’effetto placebo in bambini e animali

Molte volte, cercando di attribuire all’omeopatia proprietà che non ha, si tirano in ballo bambini ed animali, come a voler dire che se questi rimedi funzionano su di loro, non è certamente grazie all’effetto placebo.

 

La prima cosa che c’è da dire è che nè un bambino nè un animale sono in grado di chiedere prodotti omeopatici o farmaci di alcun tipo. Sono i genitori ed i proprietari a farlo. E la prima cosa che il prodotto omeopatico guarisce, in questi casi, non è il paziente, ma la mamma in apprensione per il figlio con la febbre o il padrone il cui cane ha un problema intestinale. Sono, insomma, influenzati e tranquillizzati dalla presenza del farmaco. Poi, magari, i miglioramenti in realtà sono inesistenti, ma il fatto di aver somministrato una sostanza che può migliorare la situazione, fa sentire loro più tranquilli.

 

La seconda cosa da specificare è che l’effetto placebo funziona anche su animali e bambini. Ebbene sì, a differenza di quanto si crede un placebo ha effetti anche su di loro, e ciò è stato dimostrato da parecchi studi.

Nei commenti al primo articolo qualcuno citava uno studio riguardo al bestiame, guarito grazie all’omeopatia, specificando che l’effetto placebo per loro non vale. E invece vale eccome, tanto è vero che, proprio a proposito di tale studio, si era visto che il bestiame era solo apparentemente guarito, dato che la patologia da cui erano afflitti era sempre in corso.

La cosa, ovviamente, vale anche per i bambini. È stato persino dimostrato che questi ultimi sono ancor più soggetti all’effetto placebo, in quanto ancor più influenzabili. Basta pensare a quante volte ad un bambino che si è sbucciato un ginocchio diamo il famoso “bacino alla bua” o una “caramella magica”. Gesti questi che, benché irrisori, sono per il bambino una vera fonte di cura, grazie proprio al suddetto effetto placebo.

 

E dopo tutte queste parole, nasce spontanea una domanda fondamentale: Se l’omeopatia ha un effetto placebo, perchè mai screditarla? Perchè mai scrivere questi articoli per ribadire che non è un farmaco e per dire che non funziona? In fondo basta assumerla come si assume qualunque altro placebo e se si guarisce, ben venga. Che c’è di male in questo?

 

Domande lecite, queste, dato che sarebbe sensato pensare che in fondo non c’è niente di male ad assumere un rimedio omeopatico in questo senso e che non ci sono effetti collaterali. In teoria è proprio così, come placebo l’omeopatia funziona bene e non ci sarebbero lati negativi. In pratica le cose sono un po’ diverse, e di questo parlerò nel prossimo ed ultimo articolo.

 

Qui trovi la prima parte: L’omeopatia funziona veramente? La risposta breve è “no”

Qui trovi la seconda parte: L’omeopatia funziona veramente? Potenza, diluizione e fitoterapia

Qui trovi la quarta parte: Omeopatia: effetti collaterali finti, veri e costi