Brutte notizie quelle in arrivo per tutti i possessori di un Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge.

I nuovi smartphone, presentati qualche mese fa al World Congress Mobile di Barcellona, stanno per subire importanti modifiche al loro interno.

Le brutte notizie, come si sa, non arrivano mai da sole. In ambito tecnologico, poi, ne arrivano una dietro l’altra. Va detto, però, che la notizia in questione al momento non è affatto ufficiale, trattandosi soltanto di una voce.

Il fatto che sia stato riportato da una fonte attendibile come SamMobile dovrebbe, in ogni caso, preoccupare un po’ tutti: in sostanza, Samsung potrebbe non introdurre il supporto alle foto in formato RAW e risolvere il bug delle RAM con l’introduzione della versione 5.1 di Android Lollipop, al fine di riservare tali novità inizialmente al solo Galaxy S6 Edge Plus e portandole, poi, in un secondo momento, anche agli altri prodotti.

La decisione, se confermata, apparirebbe alquanto strana, poiché risolvere un bug non è certo paragonabile all’offrire qualche nuova funzione avanzata e non si vede, dunque, in che modo la cosa possa giovare al lancio di un nuovo smartphone. Allo stesso modo il formato RAW, lo stesso in cui scattano le reflex e che consente di intervenire più puntualmente in post-produzione, non è certo una killer-app in grado di catturare l’interesse di milioni di utenti.

In attesa, dunque, di scoprire la verità, non resta che augurarsi che la fonte si sbagli perché questa ha tutta l’aria di essere l’ennesima decisione sbagliata da parte del colosso coreano, che non farebbe altro che aumentare lo scontento degli utenti in giro per il mondo, già insoddisfatti di per sé per la scarsa innovazione portata dagli ultimi smartphone rispetto a quelli della generazione precedente.

Lo stesso colosso sta per mandare sul mercato, entro la fine dell’anno, il Samsung s7, un gioiello ancora più avanzato di tecnologia per contrastare l’iphone 6sLa differenza tra il Samsung Galaxy s6 ed s6 Edge è sostanziale, ma stavolta sono fotografati, è proprio il caso di dirlo, da un’unico e, probabilmente, inevitabile destino.