Svolta storica. Il tema del divorzio è caldo. La Corte di Cassazione viene incontro ai numerosissimi divorziati presenti sul territorio italiano e che, spesso e volentieri, si ritrovano ad affrontare ostacoli economici e burocratici più grandi di loro. La possibilità di una nuova vita gli viene negata. 3 aprile la data storica. La sentenza n° 6855, infatti, riconosce autorevolezza giuridica all’istituzione della cosiddetta famiglia di fatto.

Un rafforzamento ed una tutela vera e propria. Quando i due conviventi tendono ad elaborare un progetto e un modello di vita in comune, decade automaticamente l’obbligo di versamento dell’assegno di mantenimento mensile all’ex coniuge. Questo quanto stabilito dalla Cassazione. La convivenza tra due persone, è proprio il caso di dirlo, paga. Il confine tra matrimonio e famiglia di fatto diventa sempre più labile. Basterà convivere in maniera stabile con un altro partner per eliminare il fastidioso, nonché gravoso, obbligo economico da corrispondere. Tutto ciò, comunque, lascia inalterati obblighi e diritti dei genitori nei confronti dei propri figli, anche al di fuori del matrimonio.

Quattro anni fa la Cassazione si era già espressa in tal senso, stabilendo che il diritto all’assegno di mantenimento per l’ex marito o moglie che sia sarebbe decaduto nel caso in cui questi avesse, nel frattempo, formato una nuova famiglia di fatto. In quel frangente ci si riferiva, però, ad una sospensione temporanea del mantenimento e non di cessazione definitiva. Niente più alimenti, dunque, se convivi. Il divorzio si fa meno problematico e traumatico. Una piccola grande rivoluzione è in atto.