Un risarcimento da 200 mila euro: questa la richiesta di Domnica Cemortan dopo la tragedia della Costa Concordia. A riferirlo durante il processo, Valentina Quaroni, legale della giovane moldava che quel giorno era con Francesco Schettino in plancia proprio durante l’impatto della nave da crociera con gli scogli dell’Isola del Giglio.
La Cemortan affida ai propri avvocati la propria richiesta, poiché aggredita mediaticamente durante tutta la durata della videnda, subendo, pertanto, un doppio danno, come passeggera della Concordia. La donna non si è presentata al processo perché, secondo quanto riferiscono i legali, voleva “evitare ulteriori esposizioni. La Cemortan era imbarcata come passeggera e ha subìto un doppio danno per l’ingiustificata aggressione mediatica cui è stata sottoposta, quasi a volerla colpevolizzare. Anzi, la signora Cermotan ha tenuto un atteggiamento di collaborazione, non si è sottratta ai propri obblighi“.
L’avvocato, inoltre, ha tenuto a precisare che “quella notte Domnica ha rischiato di rimanere schiacciata dalla nave ma ha partecipato ai soccorsi dei passeggeri mettendo a rischio la propria incolumità e la propria vita”, subendo, pertanto, “conseguenze irreversibili, di natura psichica“.