f1Un passo avanti, ma non ancora sufficiente per contrastare la corazzata Red Bull. Il venerdì ungherese è agrodolce per la Ferrari, che rispetto a Silverstone e al Nürburgring sembra essere partita con un passo migliore, soprattutto per quello che concerne il giro veloce, ma ancora una volta per il Cavallino il confronto con la squadra che da tre anni domina il Mondiale fa segnare un segno meno, con Sebastian Vettel che minaccia di andarsene in vacanza con un vantaggio ancor più cospicuo dei 34 punti che vanta su Fernando Alonso. «La giornata non è stata negativa, visti i tempi che abbiamo fatto e la consistenza—è l’analisi di Felipe Massa —. La direzione che abbiamo imboccato non è male, siamo competitivi, anche se non so quanto rispetto alla Red Bull». Chiaroscuro In entrambe le sessioni di libere, Fernando Alonso e Massa hanno portato avanti un lavoro di valutazione delle novità deliberate da Maranello per questo appuntamento, approvandone alcune (l’ala anteriore) e bocciandone altre (il diffusore che non è stato montato in vettura il pomeriggio). «Ora dobbiamo analizzare tutto per capire bene il loro impatto sulla macchina, ma di sicuro non terremo tante cose » anticipa Felipe, che ripropone il tema della mancata corrispondenza tra quanto esce dalla galleria del vento, il lavoro al CFD e l’esame della pista. Confronto dati «Stiamo faticando ancora» ammette Simone Resta, il capoprogetto della F138. Che annuncia anche come «la riapertura della galleria del vento di Maranello (ora si sta utilizzando quella della Toyota a Colonia; n.d.r.) avverrà a fine estate». Però, ricollegandosi a quanto dichiarato il giorno prima da Alonso, che auspicava una Ferrari in grado di reagire e attaccare al rientro dalle ferie, il tecnico di Maranello regala un po’ di ottimismo ai tifosi: «Abbiamo capito alcune delle cose che abbiamo sbagliato». Parole che dicono tutto e niente, ma almeno fanno sperare che, dopo essere partita forte ed essersi arenata nelle ultime uscite, la Ferrari abbia finalmente capito in che direzione lavorare. «Il problema è che è difficile fare sviluppo senza potere fare test e dovendo concentrare tutto il lavoro nei weekend di gara — è la difesa di Resta —. Questo da Monaco in poi è stato un problema. Anche gli altri sono nella stessa situazione, infatti abbiamo visto team crescere e altri oscillare nelle prestazioni, ma nei test di Silverstone abbiamo lavorato bene e capito tante cose, cosa che ci ha per esempio permesso di ridurre il degrado delle gomme. E per il futuro abbiamo programmato sviluppi speciali per piste come Spa, Monza e Singapore e altri più generici». Qualifica Se due domeniche fa al Nürburgring la Ferrari aveva rinunciato a lottare nella Q3 pensando alla gara, qui la scelta non si riproporrà. Lo fa capire Fernando Alonso nel comunicato della Ferrari: «Qui partire davanti è estremamente importante, perciò credo che tutti cercheranno di ottimizzare la qualifica, anche a costo di sacrificare un po’ la gara». La pole position e la prima fila sembrano decisamente fuori dalla portata della Ferrari, ma la seconda fila non è un miraggio, anche se la Lotus vista finora è temibile: ieri Alonso si è fermato a 162 millesimi da Vettel con le gomme morbide, ma a soli 9 millesimi dalla Lotus di Romain Grosjean. «In qualifica siamo un po’ meglio del solito» riconosce Massa. Però preoccupa e non poco il distacco sul passo gara, con una Red Bull che (soprattutto con Mark Webber, impressionante!) riesce a girare oltre mezzo secondo di passo più veloce, ma anche una Lotus che sembra avere un margine di un paio di decimi sul Cavallino.

Alonso: «Troppo importante partire nei primi posti».
Massa: «Meglio del solito sul giro veloce, ma la Red Bull…».
Novità per la F138: l’ala anteriore è ok, bocciato il diffusore.