Adriano Galliani ha studiato bene la storia. Sa che la campagna di Russia va organizzata in estate. Ma l’ad del Milan ha imparato anche un’altra cosa: che per vincere da quelle parti non si può aspettare l’inverno. E il Diavolo non ha nessuna intenzione di attendere gennaio per strappare Honda al Cska. «Honda va o resta? Tutto dipende da come si comporterà il Milan », la dichiarazione di guerra del dg moscovita Babaev, «se avrà bisogno del giocatore, dovrà fare certe cose. Rispettiamo il desiderio di Keisuke di giocare in una grande squadra, ma ci sono alcune regole nel gioco». Quattro-cinque milioni la richiesta, non più di due l’offerta che presenteranno oggi in un blitz nella capitale russa gli ambasciatori rossoneri: il fratello- manager di Honda, Hiro, e il luogotenente rossonero Ernesto Bronzetti. I russi vogliono sfruttare fino all’ultimo il giapponese, tra campionato e soprattutto prima fase di Champions League. Una prospettiva inaccettabile per i rossoneri che hanno bisogno di Honda per costruire da subito il 4-3-1-2 ordinato da Silvio Berlusconi. E per offrire un’alternativa concreta ad Allegri: sicura la difesa a 4 e il centrocampo a tre, l’unica variante a disposizione di Max può essere il passaggio all’albero di Natale con Honda e il baby Saponara (o Ljajic) dietro Balotelli. Soprattutto negli scontri diretti, dove l’anno scorso il Milan ha sempre sofferto in mezzo al campo. Nel giorno del raduno il patron si è lasciato andare all’emozione: «Siamo da scudetto». Imitato ieri da Constant: «Siamo competitivi, possiamo vincere lo scudetto. Poi se arriva qualcuno meglio», le parole bellicose del terzino. Più concreto l’ad che ha sempre un occhio al bilancio: «Dobbiamo arrivare nei primi tre posti». E con la Juve lontanissima, il Napoli che fa sognare, una Fiorentina spaventosa e la coppia Inter-Roma in risalita, serviranno altri innesti per reggere la concorrenza. Anche in attacco. Difficile considerare Robinho ancora della truppa: restano 48 ore per l’accordo col Santos, altrimenti chiuderà col Monaco. Risolto – si spera – nel weekend l’av – vicendamento tra il brasiliano e Honda, Galliani potrà dare l’assal – to a Ljajic: la Fiorentina non molla, mail serbo non rinnoverà l’accor – do in scadenza a giugno 2014. Anche in questo caso, però, il Diavolo non può aspettare così tanto. Servirà invece un’altra uscita pesante (Boateng?) per fare un’offerta concreta alla Juve per Matri, pupillo di Allegri. Si continua poi a lavorare anche in difesa alla ricerca di un’al – ternativa alla coppia Zapata-Mexes: Galliani vuole Paletta, offerti in cambio al Parma il ritorno di Zaccardo e 5 milioni da ricavare dall’addio di Antonini. Perché proteggere le retrovie èimportante quanto sfondare in prima linea: il generale Galliani non lo ha dimenticato.