Sono due bei personaggi Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Fanno e disfano, ma hanno sempre la faccia furbetta come quelli che sono lì per caso. Il ragazzino nella prima mattinata è incappato in una scivolatina («dopo un dritto sono uscito sulla via di fuga in asfalto che era ancora bagnata e appena rientrato in pista sono andato giù») ma poi si è messo di buzzo buono. E come un veterano si è preso il miglior tempo sulla pista che non conosce, con le MotoGP, ovviamente. «Ma questo, oltre ad essere molto vicino a casa mia, è un tracciato che mi piace molto. Dovevo mettere a posto la moto, perché al Mugello e a Barcellona non è che mi sentissi proprio a mio agio. Così ho cambiato un sacco di cose per cercare di trovare la base giusta anche per le prossime gare». Resterà qui anche oggi, solitario, insieme alla Suzuki che continua il suo sviluppo con Randy De Puniet, per provare la Honda 2014. Replica Lorenzo, però non gli ha voluto lasciare la gioia effimera di questo primato. E sul finire ha piazzato un 1’48”076 strabiliante, il miglior giro mai fatto qui. «Stavo andando piuttosto bene sul passo di 1’48” alto, così ho voluto vedere se riuscivo a farne uno basso…». Ci è riuscito, ma la soddisfazione è soprattutto per il lavoro svolto. «Non avevamo cose nuove da provare, ma abbiamo fatto tanti piccoli passi che ci hanno permesso di guidare bene su questa pista dove non siamo stati mai troppo a posto. Sono sereno, felice: dal Mugello mi sento molto più forte, anche se non so perché. E sono pronto a lottare per il Mondiale con i piloti Honda». Attesa Decisamente contento anche il suo compagno Valentino Rossi, «perché abbiamo finalmente trovato una base di assetto che sento mia. E non vedo l’ora di arrivare ad Assen per verificare se funziona anche là. Adesso utilizzo il forcellone che usa da un po’ Jorge, ma con assetti miei, soprattutto per la forcella». Silenzi Più introverso, e non è una novità, Pedrosa, da cui tutti volevano sapere un’impressione sulla Honda dell’anno prossimo.MaDani è roccioso. «Questo era solo un test funzionale per capire se è la strada da seguire. Se userò questo telaio nelle prossime gare? È talmente simile a quello attuale che non vale la pena di introdurre delle variabili durante il campionato».