BARCELLONA. Il venerdì del GP di Spagna sembra l’esatta fotocopia di quello del Bahrein, bisogna augurarsi – se si è ferraristi, ovviamente – che sia diverso l’esito dell’intero fine settimana. Un tema, quello della semina abbondante e del raccolto scarso, che per la Ferrari è di cruciale importanza. Lo sanno tutti, alla Rossa. L’ha detto e ribadito anche il presidente Montezemolo , che oggi sarà a Barcellona. Una visita che ha uno scopo preciso, ovvero discutere con Ecclestone di questioni economiche, ma che servirà – come di consueto – a dare la carica alla squadra.
PASSO La fotocopia esatta, si diceva. In effetti la Ferrari ha mostrato ieri un “passo” straordinario. Vettel ha ottenuto il miglior tempo, con un giro “spot” (comunque il vantaggio su Alonso è di soli 17 millesimi, cioè nulla). Ma solo la Ferrari (ovvero entrambi i piloti) hanno girato in condizioni da gara, sia con tanto peso sia con poco peso, su tempi molto buoni. A occhio, con le gomme dure le Ferrari sono nettamente più forti, con le gomme medie un po’ più forti. Ma, appunto, è una situazione che si è già vista. Il problema è trovare una buona prestazione in qualifica oggi, perché non si può partire troppo indietro, e soprattutto adottare la migliore strategia domani. Senza intoppi, senza guasti, senza sfortuna. E non è dire poco, specie quando i punti di distacco di Alonso versus Vettel nel Mondiale piloti sono ormai una trentina…
PAPARAZZO Intanto – fatto che non conta dal punto di vista tecnico, ma ha il suo peso sotto l’aspetto psicologico – si è ridimensionata la portata della lite tra Alonso e il fotografo spagnolo Jordi Martin , che aveva creato un caso nella giornata di giovedì. Nella notte, dopo tweet di fuoco, il “paparazzo”
(si dirà ancora così?) ha sostanzialmente dichiarato chiusa la questione, senza dare corso all’annunciata intenzione di ricorrere alle vie legali. Folgorato sulla via di Damasco? Forse. O forse, come dicevano i saggi, è sempre meglio una buona stretta di mano di una causa persa. Quisquillie, al cospetto di quel che conta davvero. Cioè l’incombente GP di Spagna.
GIORNATA Fernando Alonso, sempre assistito dal fido Fabrizio Borra (che ha compiuto gli anni, auguri), sembra essere fiducioso. «Per adesso posso solo dire che i segnali di questa giornata sono positivi. Siamo stati veloci sia al mattino sia al pomeriggio, anche se la prima sessione è stata disturbata dalla pioggia. La mia monoposto è parsa sempre ben bilanciata sia con il pieno sia con poca benzina». Una doverosa premessa, che si appaia con l’altrettanto dovuta dose di cautela: «Sappiamo tutti come sia prematuro trarre conclusioni affrettate da quanto si vede in pista al venerdì. Certe volte abbiamo visto avversari in difficoltà che si sono messi a volare in qualifica. Il fatto è che nel pomeriggio, per quanto possibile, siamo stati costretti a concentrare tutto il programma di verifica delle nuove parti. Così adesso ci ritroviamo con una quantità enorme di dati da analizzare, per capire quali scelte adottare sia per le qualifiche sia
per la gara. Però, lo ribadisco, le sensazioni sono buone».
TESTA Sulle forze in campo, Alonso non si sbilancia: «Non mi aspetto grandi sorprese rispetto al Bahrein, credo che il gruppo di testa sia ormai definito, con Red Bull, Mercedes, noi e Lotus, anche se dobbiamo vedere quanto McLaren sia riuscita a migliorare e stare attenti anche a Force India, che in qualifica e gara è molto forte».
SIMULAZIONE Soddisfatto, per quanto un po’ attardato, è anche Felipe Massa: «Dal mio punto di vista, posso dire che sia andato tutto bene. Certo, il lavoro vero e proprio è iniziato appena la pista si è asciugata. Abbiamo lavorato soprattutto sulle gomme, cercando di capire esattamente il rendimento della nuova mescola dura. Poi, per quanto riguarda la simulazione di gara. la macchina è sembrata competitiva e questo mi rende fiducioso, spero di riuscire a far bene fino alla fine del weekend».
PIRELLI Da segnalare, a proposito di gomme (ma non è un discorso che riguarda soltanto la Ferrari, anche se Massa in Bahrein ha sofferto di ben due forature), che anche ieri c’è stato un problema con uno pneumatico (nella fattispecie sulla Force India). Per questo la Pirelli ha fatto sapere che studierà a fondo la copertura in questione, per capire la natura del guasto. E se necessario, dopo un primo ritocco ai suoi prodotti, è pronta a intervenire ancora.