Anche alla vigilia di Napoli-Genoa Walter Mazzarri cammina su un terreno minato. Ormai l’allenatore azzurro ha imparato ha evitare gli ostacoli, e non solo quelli rappresentati dalle potenzialità degli avversari, ma pure le trappole mediatiche. Un deciso no ai social network e la richiesta di non parlare di futuro: in questo modo l’allenatore azzurro cerca di virare dritto in direzione Genoa, ma anche al cospetto dei grifoni teme di incorrere in una trappola che avrebbe risvolti molto seri per la corsa al secondo posto. «È una partita difficile, può essere una trappola». Walter Mazzarri non ci gira attorno. Il Napoli vuole continuare la striscia vincente per la corsa Champions ed il tecnico azzurro tiene alta la guardia… Tanti gli ostacoli, a cominciare dai tanti diffidati… «È una partita molto pericolosa che può riservarci delle brutte sorprese, la vedo come quella col Bologna. Nessuno deve pensare che sia una gara più facile delle altre. Sarebbe delittuoso sbagliare un match come questo col Genoa, dobbiamo fare risultato in questa e nella prossima». Sceglierà la formazione in base ai diffidati? «Non voglio fare questi calcoli. Quando stiamo bene dobbiamo fare la noi partita e quindi mi aspetto di prendere anche pochi cartellini gialli. Non voglio che i miei giocatori pensino che non li mando in campo perché temo una loro ammonizione». Possibilità di vedere il nuovo modulo dall’inizio? «Non sembra che se ne accorgano in tanti, ma i cambi tattici li abbiamo provati a lungo. Nella settimana tipo abbiamo provato schemi d’attacco e difesa con altro modulo, la difesa a quattro. Insomma è tutto programmato, anche quando schierarci diversamente in campo». Dzemaili titolare ha favorito il vostro gioco? «Sicuramente ci sono state delle cose positive. Se fa la mezzala è anche bravo a inserisi e a creare variabili di gioco». C’è un problema rigori, e quindi rigoristi? «Io ne designo sempre due. Poi i giocatori vengono da me a chiedermi se ci sono esigenze particolari. Io posso consigliare ai miei ragazzi di come battere il rigore. Ma voglio che siano quelli incaricati a tirare anche se ci sono altri giocatori in grado di tirarli». Kucka e Hamsik: a centrocampo una bella lotta «È difficile pensare che questa squadra sia in questa posizione di classifica. Ci sono giocatori molto importanti e di grande qualità. Come Portanova, Immobile e tanti altri ottimi giocatori. Questa squadra si è rinforzata molto a gennaio, e verrà al San Paolo per prendere punti utili alla salvezza, sarebbe deleterio pensare che questa sarà una partita facile, ci servirà la massima attenzione».Vi giocate il secondo posto in 180 minuti? «Per il secondo posto abbiamo due punti in più della terza. È ovvio che se non sbagliamo le prossime due partite possiamo ritrovarci secondi e stare più tranquilli. Se dovessero andar bene queste due gare sarebbe un’ottima cosa». Ballardini ha fatto capire che Cavani al centro lo ha inventato un po’ lui. Che ne pensa? «Credo che contìno i numeri e i gol che un giocatore fa. Dobbiamo guardare anche alla squadra e a ciò che fanno i compagni di squadra e l’organizzazione di gioco. Cavani prima di Napoli non aveva mai segnato così tanto, i numeri non sono un’opinione». Nulla è facile, quindi cosa teme in particolare? «Borriello spesso ci ha messo in difficoltà, Bertolacci è un giocatore che è in grado di crearci problemi. Credo che il Genoa verrà a giocare in un certo modo, soprattutto perché noi giocheremo per l’intera posta in palio». Campagnaro come sta? Ha rivisto un po’ i meccanismi difensivi? «Se vedete come abbiamo preso i gol i meccanismi centrano poco. Sono disattenzioni e distrazioni individuali che si potevano evitare ed era facile da correggere. Bisogna stare più attenti in fase individuale. Campagnaro sta bene ed è a disposizione». Il rapporto con De Laurentiis non è mai stato così bello. Ha detto che il Napoli del futuro sarà giovane, forte e tosto. Condivide? A proposito ma lei non sbarca su Twitter? «Conta che sia forte, per un allenatore è questo l’aspetto più importante. Non mi importa che sia un Napoli giovane o vecchio, ma conta soprattutto che possa essere un Napoli forte. Se fosse per me Twitter lo abolirei…». Behrami può giocare dal primo minuto? «Lo vedremo in campo, non posso dire altro». Cosa farà oggi alle 12,30? «Pranzerò con la squadra, per il resto non ho pensieri particolari. Guardiamo a noi stessi e non ci incolleremo alla televisione. Il nostro destino ce lo determiniamo tra noi, e in questo sono d’accordo con Conte. Qualcuno dà per scontato che noi dobbiamo arrivare secondi, ma in realtà non è così. Sappiamo che sono tutte partite da tre punti e vincendole tutte possiamo raggiungere il traguardo. Non mi importa della Fiorentina, anzi chiedo ai nostri tifosi di starci vicino e darci una grande mano per vincere la partita. Non ho paura dei diffidati, sono solo inutili condizionamenti».
NAPOLI-GENOA – Domenica 7 aprile, ore 20,45
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani.
A disposizione: Rosati, Grava, Rolando, Britos, Mesto, Donadel, Inler, Armero, El Kaddouri, Calaiò, Insigne. All. Mazzarri
GENOA (3-5-1-1): Frey; Granqvist, Portanova, Moretti; Cassani, Kucka, Matuzalem, Rigoni, Antonelli; Bertolacci; Borriello.
A disposizione: Tzorvas, Pisano, Bovo, Stillo, Olivera, Nadarevic, Jorquera, Vargas, Immobile, Jankovic, Floro Flores. All. Ballardini