Più risoluzione, minori consumi, spessori più sottili. Queste sono alcune delle caratteristiche che descriveranno i prossimi modelli di iMac e MacBook Pro, c come ci si può aspettare, ritroveremo queste caratteristiche negli schermi che accompagnano questi modelli nei prossimi due anni. I consumatori si aspettano una maggiore durata della batteria e un design più sottile per ogni nuova generazione di prodotti Apple. Ci aspettiamo che Apple continuerà a produrre macchine che soddisfano queste richieste, in parte perché Apple riconosce che il display è una componente importante dell’esperienza utente. Questo non è tuttavia cosi comune nel resto del mercato degli schermi per computer. I produttori di monitor hanno subito sonore batoste di recente, principalmente perché i responsabili degli acquisti delle grosse aziende vedono il monitor come una componente secondaria e banale: schermi di maggiore qualità non sono una priorità per loro. Questo atteggiamento ha trascinato verso il basso prezzi e profitti. Con l’introduzione degli schermi Retina e della tecnologia Thunderbolt, Apple è l ’eccezione a quella regola, perché il suo brand è basato su principi di qualità invece che sul prezzo. Focalizzandosi sulla parte alta del mercato, può tenere la qualità degli schermi in grande considerazione. Alla luce di queste tendenze di mercato, che tipo di schermi possiamo aspettarci di vedere da Apple nel prossimo paio di anni? Ecco alcune possibilità. Più Retina, con giudizio Apple ha introdotto gli schermi Retina ad alta definizione gradualmente: prima su iPhone, poi su ¡Pad e in seguito sui MacBook Pro. Anche se gli schermi ad alta risoluzione sono costosi, per il momento i consumatori sembrano disponibili a pagare per averli. Tutti quanti abbiamo sentito di persone che si sono abituate a usare uno schermo Retina per un po’, e che poi sono state costrette a usare un vecchio schermo: tornare indietro è molto difficile. L’aumento dei prodotti dotati di schermo Retina costituirà un ulteriore elemento che distingue Apple dagli altri produttori di computer, smartphone e tablet. La diffusione degli schermi Retina potrebbe però avvenire molto più lentamente sul destkop, principalmente perché è ancora molto costoso produrre schermi di questo tipo dalle dimensioni di 19 pollici o più. Ciò significa che gli iMac potrebbero essere gli ultimi modelli a disporre di una simile opzione, se mai la avranno. Apple infatti potrebbe decidere che gli schermi più grandi non sono i migliori in cui impiegare la tecnologia Retina. Si potrebbe obiettare che uno schermo da 24 o 27 pollici con tecnologia Retina sarebbe davvero spettacolare, ma sarebbe anche tremendamente costoso, l benefìci potrebbero non essere compensati dai costi. Apple sta subendo parecchia concorrenza sulla sua linea Cinema Display. l a sua attuale linea di monitor di grandi dimensioni è basala su pannelli 1PS (in-plane switching) di alta qualità, che permettono la visualizzazione di una vasta gamma di colori da anche da angolazioni spinte. Samsung tuttavia sta per produrre i suoi nuovo schermi PLS (planeto- Iine switching), che a detta dell’azienda coreana battono IPS per quanto riguarda angolo di visione, luminosità, qualità di immagine e costi di produzione. Gli analisti prevedono che Samsung proporrà una serie di schermi a basso costo basati su PLS nel prossimo anno. Vedremo come Apple risponderà a quella sfida. Bordo e spessore II nuovo ¡Pad mini ha un bordo molto più ridotto della versione precedente, e olire un indizio sul futuro dei monitor dei Mac. Lo stesso fanno i nuovi iMac, che sono del 45 per cento più sottili e di 3,5 kg più leggeri della precedente generazione. In altre parole, bordi più stretti e profili più sottili diventeranno la norma per gli schermi dei computer e per gli alJ-in-one. Con un beneficio in particolare: più sottile è il pannello e minori sono i consumi energetici. Niente touchscreen sul desktop Visto che i dispositivi iOS hanno segnato la via di Apple per quanto riguarda gli schermi Retina, potrebbe essere ragionevole pensare che anche la tecnologia touch sereen venga trasposta sul Mac, Dopo tutto, concorrenti come Hp hanno portatili con touch screen a listino da anni. Apple è stata tuttavia finora restia a questo sviluppo. L’opinione di Steve Jobs, secondo cui l’ergonomia dei portatili touch screen è del tutto sbagliata, è del resto nota: estendere il braccio per toccare lo schermo è molto meno confortevole che tenere le mani poggiate su tastiera, mouse o trackpad. In aggiunta a ciò, si consideri che Apple sia stata finora molto cauta nel mantenere i confini tra iOS e Mac OS, Quei confini sarebbero inevitabilmente sfumati se tutto quel che l’azienda produce ha un touch screen. Le ultime versioni di Mac OS fanno uso del trackpad come complemento tattile* e il mercato sembra apprezzare questo compromesso. Ridurre i costi Un’ultima domanda sulle tecnologie Apple per lo schermo: che succederà con T’hunderbolt? . Rendere il connettore standard su tutti i computer Apple ha certamente senso in termini economici: l’azienda può ridurre i costi complessivi usando Thunderbolt su tutta la linea invece che solo nella fascia alta. F, certo: Thunderbolt permette di collegare fino a quattro schermi contemporaneamente. Ma quante persone hanno davvero intenzione di farlo? Gli stessi principi di economia di scala che permettono ad Apple di inserire Thunderbolt su tutti i suoi computer le consente anche di inserire display di qualità. I consumatori non si aspettano che Apple fornisca la migliore tecnologia disponibile, e al contempo venda i propri portatili a meno di 500 euro. Senza la pressione derivante dal tenere bassi i costi dei display, l’azienda potrà essere più avventurosa nella sua offerta. Come per le porte Thunderbolt, l ’impiego su vasta scala degli schermì di qualità li rende più economici. Apple fa spesso la prima mossa con le nuove tecnologie. Ciò le permette di saturare la catena dei fornitori e ottenere sconti importanti. E questo significa che difficilmente farà passi indietro, verso l’utilizzo di schermi di qualità mediocre,