E’ piccolo, 7 pollici di schermo per una superficie che è la metà dell’iPad. È nero, ricoperto sul retro di gomma morbida piacevole al tatto e che aiuta la presa. Ma non è il Calimero dei tablet. Anzi, il BlackBerry PlayBook della canadese Rim è una «tavoletta» che, nonostante diversi ed evidenti difetti di gioventù, può ritagliarsi uno spazio dietro al (per ora) imbattibile iPad2 di Apple e accanto alla pattuglia di prodotti con l’Android 3.0 di Google. I punti di forza del PlayBook che ci hanno convinto: il multitasking (ovvero la possibilità di far girare più applicazioni insieme) è eccellente, multimedialità di prim’ordine (fa video in Full Hd grazie alla fotocamera da 5 Megapixel). Il sistema operativo Tablet Os, derivato dal software professionale Qnx Neutrino, è stabile, veloce, facile da usare e insieme originale. I bordi del tablet sono «attivi» : non servono solo per impugnare l’oggetto ma sono parte in causa dei gesti con le dita che attivano i menù. Il browser offre il pieno supporto alla tecnologia Flash di Adobe. Il PlayBook non è però ancora un prodotto a tutto tondo. Nello store di applicazioni mancano troppi software preziosi: da Skype a una «app» per leggere ebook, a un player video versatile. Il prodotto di Rim arriva senza modem 3G e anche senza applicazioni quali email, calendario, rubrica dei contatti. Queste ultime si attivano, così come la navigazione su rete 3G, usando un BlackBerry come «ponte» . Se si ha uno smartphone di Rim il PlayBook è un’opzione da prendere in considerazione. Altrimenti rimane al momento un tablet decisamente castrato.