L’importanza dello stretching nell’attività fisica

L’importanza dello stretching nell’attività fisica

Spesso si passano ore ed ore ad allenarsi, non solo in palestra, ma anche durante lo svolgimento della propria disciplina sportiva preferita. Pochi però prendono in considerazione l’importanza dello stretching, un’attività spesso dimenticata in quanto risulta per molti noiosa e poco importante.

Ovviamente a livello professionistico gli atleti conoscono bene i vantaggi dello stretching e sanno quanto questa attività possa portare vantaggi incredibili per le proprie performances. A livello amatoriale però, questa pratica non viene mai trattata con la giusta serietà, ma è un errore che potrebbe costare anche qualche infortunio.

Lo stretching inoltre non è utile solo per gli sportivi che si allenano, ma anche per individui sedentari e soprattutto per tutti quei soggetti che passano la maggior parte della giornata in posture scorrette e che hanno abitudini posturali capaci di portare anche a grossi scompensi nel lungo periodo.

Lo stretching e la ginnastica dolce sono infatti attività super consigliate soprattutto per queste persone, e potrebbero portare a incredibili benefici anche dopo poche sedute. Esistono moltissime scuole che insegnano a fare stretching nel modo adeguato e sul sito www.scuoladiballoedanzatorinoivanegenny.it, si trovano delle informazioni sul tema, ma anche un form attraverso il quale contattare la scuola e ottenere informazioni aggiuntive o consigli individuali su questa attività.

Cos’è lo stretching?

Lo stretching è composto sostanzialmente da una serie di esercizi finalizzati a una migliore mobilità articolare. I movimenti che vengono effettuati durante lo stretching sono praticati in ambito sportivo, ma sono i medesimi che spesso vengono utilizzati nell’ambito della riabilitazione da fisioterapisti e terapeuti.

La pratica è finalizzata all’allungamento muscolare e può essere intesa sia come una ginnastica dolce o un allenamento a sé, che come una vera e propria tecnica di riscaldamento.

Quando praticare lo stretching

Non esiste un momento ideale nel quale fare stretching. Alcune persone trovano ideale inserire questa attività nelle giornate di riposo tra un allenamento e l’altro, altre subito dopo la pratica sportiva. Per chi pratica sport di forza invece, lo stretching è spesso sconsigliato subito prima dell’allenamento in quanto può portare a spiacevoli problematiche.

Quello che si pratica prima di allenarsi è infatti attivazione basilare della muscolatura per prepararla alla prestazione, ma questa pratica non va però confusa con una seduta di stretching, dove la muscolatura viene invece messa in tensione per tempi ben più lunghi.

I benefici dello stretching

Perché fare stretching è così importante? Quali vantaggi può portare nella vita di tutti i giorni o nella pratica del proprio sport preferito? In primo luogo con questa attività si riesce ad ottenere una migliore mobilità articolare e questa porta incredibili vantaggi nella vita quotidiana, anche se non si pratica dello sport. Sarà infatti più facile compiere determinati movimenti e ci si sentirà più liberi di muoversi e meno contratti.

Per uno sportivo invece una migliore mobilità articolare permette spesso di ottenere prestazioni maggiori, ma soprattutto permette di limitare il numero di infortuni. È proprio per la prevenzione degli infortuni infatti che molti atleti praticano questa disciplina, così da minimizzare problemi fisici, contratture e dolori.

Lo stretching farebbe quindi bene a chiunque, giovani e anziani, sportivi e non. Ovviamente la sua intensità e la tipologia di esercizi che si andranno ad utilizzare dovranno essere calibrati sulla persona e sul suo stato di salute. Non è infatti una disciplina generica, ma un’attività che va strutturata sulla base delle proprie predisposizioni, obiettivi ed eventuali fragilità posturali o di salute.

I vantaggi sono sicuramente innegabili ed è per questo che spesso chi prova a praticare stretching difficilmente poi smette di farlo. È infatti un’attività che si può inserire nella propria quotidianità, come nel proprio programma di allenamento: i benefici sono immediatamente percettibili, ma è spesso nel lungo periodo che si notano i migliori cambiamenti.