Portare un bambino in fascia: i miti da sfatare

Portare un bambino in fascia: i miti da sfatare

Da diverso tempo a questa parte, si parla tanto della pratica del portare. Avente origini molto antiche, è al centro dell’attenzione sul web e non solo. Per rendersene conto, basta ricordare la possibilità di partecipare a dei veri e propri corsi, ma anche di acquistare sul web supporti di qualità (i riferimenti sono diversi e tra questi è possibile citare e-commerce di qualità come sul sito di Flokbaby.it).

Il portare è un mondo davvero complesso, sul quale girano anche diversi miti da sfatare. Quali sono? Scopriamoli in questo articolo.

Il peso del bambino danneggia la schiena

Uno dei falsi miti più diffusi in merito al portare è il pensiero di chi è convinto che il peso del bambino danneggi la schiena. Bene: non è assolutamente vero. Anzi, grazie al baby wearing è possibile rinforzare i muscoli di questa parte del corpo.

Per evitare problemi, però, è molto importante scegliere i supporti giusti. Non tutte le fasce sono adatte a tutti i bambini. Bisogna prendere in considerazione fattori come il peso, ma anche l’età. Può per esempio risultare fattore decisivo la capacità del bambino di tenere su la testa da solo. Inoltre, per fare in modo che il portare sia benefico per la schiena dell’adulto è necessario imparare a gestire le legature nel modo giusto.

Le fasce elastiche sono pericolose

Proseguendo con l’elenco dei luoghi comuni più diffusi in merito al baby wearing, un doveroso cenno deve essere dedicato alle fasce elastiche. Secondo chi conosce poco questo mondo, i supporti in questione non sarebbero sicuri in quanto tendenti a cedere. Cosa c’è di vero? Innanzitutto il fatto che sì, le fasce elastiche tendono a cedere un po’. Non bisogna però preoccuparsi in merito alla loro sicurezza.

Il motivo è molto semplice: nel momento in cui vengono scelte tenendo conto di specifici criteri relativi al peso, andrà sicuramente tutto bene. Entrando nel vivo di questo aspetto, facciamo presente che le fasce elastiche sono consigliate dalla nascita fino a quando il bambino non raggiunge i 7/9 kg.

Come già detto, ogni tanto cedono: nessun problema, ribadiamo. Basta aggiustarle e il “problema” è risolto.

Il bambino portato in fascia è scomodo

Un altro punto degno di attenzione quando si parla di miti da sfatare che ruotano attorno al mondo del portare riguarda la convinzione, assolutamente falsa, della scomodità sperimentata dal bambino in fascia o nei marsupi ergonomici.

Pure in questo frangente, è opportuno sottolineare che si tratta di affermazioni false. Come mai? Le risposte che si possono dare sono diverse. Innanzitutto, va sottolineato che, in virtù del contatto diretto con il corpo della madre, il piccolo vive una situazione di comfort assoluto. Cosa dire, invece, della posizione? Che, con le ginocchia alte e le gambe divaricate un po’ come un ranocchio, è la stessa che il bambino aveva nella pancia della mamma. Cosa c’è di meglio?

La pratica del portare è poco accessibile economicamente

Nonostante il sopra ricordato successo, sono ancora tante le persone che, frenate da diversi dubbi, non si avvicinano al portare. Uno dei punti in questione riguarda l’accessibilità economica. Si pensa, erroneamente, che portare in fascia o nel marsupio sia costoso. Bene: anche qui bisogna smentire. Le fasce porta bebè devono essere cambiate nel tempo, questo è vero, ma non bisogna mai dimenticare la possibilità di acquistarle usate su gruppi Facebook dedicati.

Dopo il cesareo non si può portare in fascia

Concludiamo con questo luogo comune, facendo presente che, dopo il parto cesareo, non ci sono particolari problemi nel portare. Da sottolineare è ovviamente il fatto che tutto dipende dalle condizioni della mamma dopo l’intervento.