Il dramma di Alberto Angela in Nigeria: “picchiato per ore”

Il dramma di Alberto Angela in Nigeria: “picchiato per ore”

Alberto Angela il noto paleontologo ha rilasciato delle dichiarazioni sconvolgenti durante una lunga intervista a Di Più Tv. La storia che più ha lasciato senza parole i lettori è stato il dramma che Albero ha dovuto passare in Nigeria.

Il divulgatore scientifico ha dichiarato che stava rischiando la vita in quanto “picchiato per ore”.

Alberto, figlio di Piero Angela ha voluto raccontarsi in una lunga intervista al settimanale Di Più Tv. Tra i vari aneddoti raccontati ne spicca uno in particolare, un episodio che l’ha spaventato a tal punto da pensare di non sopravvivere e ribadisce di sentirsi fortunato ad essere in grado di poterlo raccontare.

Ma vediamo più nel dettaglio cosa è successo.

La brutta esperienza in Nigeria

Tra i ricordi di Alberto Angela ce n’è uno che spicca fra tutti e che l’ha segnato gravemente. Durante l’intervista il figlio di Piero Angela racconta del suo viaggio di lavoro in Nigeria nel lontano 2002.

Insieme alla sua troupe, Alberto si recò nel deserto della Nigeria per poter registrare una delle tante puntate del suo programma televisivo: Ulisse, il piacere della scoperta.

Mentre stavano filmano le scene che sarebbero dovute andare in onda, Alberto e la sua troupe di cameramen venne rapita da un gruppo di criminali del luogo e vennero picchiati per 15 lunghissime ore.

Furono queste le ore più brutte della loro vita, ore di dolore, terrore e il pensiero fisso di non riuscire a sopravvivere e rivedere i loro cari.

Ho temuto davvero di non rivedere più mia moglie”, queste le parole di Angela a Riccardo Signoretti, direttore della rivista.

I dettagli della brutta vicenda

Stando a ciò che si legge sul sito www.lettoquotidiano.it, Alberto ha raccontato anche i dettagli macabri di questa brutta esperienza in Nigeria.

Alberto Angela ha voluto raccontare come il suo lavoro da divulgatore scientifico in alcuni casi diventa molto pericoloso.

Per poter conoscere e far conoscere al meglio le tradizioni, le bellezze e la cultura di alcuni paesi e popoli è necessario andare sul posto e vedere con i propri occhi tutto ciò.

Può essere una bellissima esperienza conoscere in prima persona le civiltà e i loro usi, ma come nel suo caso in Nigeria, questo può diventare altamente pericoloso.

Si tratta di popoli e paesi con culture totalmente differenti da quelle occidentali e i certi casi molto pericolosi.

Angela racconta come d’improvviso, mentre erano alle prese con la registrazione della puntata, sono giunti sul posto tre uomini con occhiali da sole e turbante e fra le mani stringevano dei kalashnikov e delle pistole.

I tre uomini non hanno atteso molto tempo per prendere Angela e la sua troupe, legarli e picchiarli per ore. Interrogandoli sul perché fossero lì e che cosa esattamente stavano facendo.

Tutto ciò perché erano convinti si trattasse di spie e non di un semplice gruppo di studiosi e cameramen.

Dopo 15 lunghissime ore di domande, pugni, e paura li hanno finalmente liberati.

Angela conclude il suo racconto affermando che nonostante la grandissima paura che ha provato in quelle circostanze non ha mai smesso di fare il suo lavoro. Con grande passione e dedizione continua ancora oggi a girare il mondo e l’Italia per trasmettere a tutti la sua conoscenza e le meraviglie che ci circondano.