Economia Archives - Quotidianamente.net https://www.quotidianamente.net/category/economia/ News di attualità e guide da internet Wed, 03 Apr 2024 10:56:01 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5 Come funziona una conceria: le macchine e i procedimenti https://www.quotidianamente.net/44/come-funziona-una-conceria-le-macchine-e-i-procedimenti/ Wed, 29 Jun 2022 10:07:51 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=44 Quando si parla di lavorazione della pelle non si scherza, infatti si tratta di una lunga serie di processi che richiedono la massima attenzione verso il materiale e l’utilizzo di svariati macchinari che permettono di passare dal prodotto grezzo a quello finito. Fasi operative principali della lavorazione della pelle Le fasi principali della lavorazione della pelle sono: La riviera,...

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Quando si parla di lavorazione della pelle non si scherza, infatti si tratta di una lunga serie di processi che richiedono la massima attenzione verso il materiale e l’utilizzo di svariati macchinari che permettono di passare dal prodotto grezzo a quello finito.

Fasi operative principali della lavorazione della pelle

Le fasi principali della lavorazione della pelle sono:

  1. La riviera, ossia un’operazione preliminare durante la quale si pulisce e si prepara la pelle grezza e comprende tutti i passaggi dal rinverdimento alla pre-concia;
  2. La concia, cioè i passaggi che servono a stabilizzare le fibre del derma;
  3. La riconcia, tintura e ingrasso, un insieme di processi che servono a conferire determinate caratteristiche fisiche alla pelle, come morbidezza ed elasticità;
  4. La rifinizione, vale a dire una serie di trattamenti che riguardano la superficie della pelle e hanno scopi puramente estetici per arrivare ad un prodotto finito.

Tutte le fasi sopra elencate sono essenziali per la lavorazione della pelle e ottenere qualsiasi prodotto finito in questo materiale, infatti esistono dei macchinari per concerie che sono alleati indispensabili nell’esecuzione di certe operazioni.

Macchinari per la fase umida

All’inizio, ovviamente ci si trova a lavorare con del materiale grezzo, per arrivare poi ad una situazione di semilavorato, denominata wet blue. La fase umida della lavorazione della materia prima è costituita da una sequenza di processi chimici ben organizzati ed è possibile effettuarli grazie all’aiuto di operazioni meccaniche molto specifiche.

I processi principali che riguardano questa fase della lavorazione comprendono le fasi di rinverdimento, la macerazione per reidratare, il calcinaio che rende possibile la depilazione, la de-calcinazione, la macerazione e le ultime fasi di sgrassaggio, piclaggio e concia.

Al termine di tutti questi processi, il risultato ottenuto sarà un prodotto semilavorato stabile che verrà poi conservato e successivamente commercializzato in questa condizione, oppure verrà ulteriormente lavorato tramite riconcia, ingrasso e tintura, in modo da ottenere un prodotto semifinito, anche detto crust.

Macchinari per l’essiccazione

Dopo aver lavorato la pelle con la concia, il materiale dovrà subire una fase di essiccazione per raggiungere un grado di umidità interna ottimale, quindi è necessario creare una condizione ambientale ben controllata che permetta di ottenere determinate caratteristiche fisiche.

Durante questa fase, sono diverse le opzioni tra cui scegliere che permettono di ottenere risultati differenti tra loro: la prima opzione è di appendere le pelli in questione per diverse ore in un tunnel ideato appositamente per l’essiccazione, oppure si può utilizzare un essiccatoio sottovuoto, in alternativa è possibile eseguire l’essiccazione a telaio inchiodando le pelli. Il metodo di essiccazione verrà scelto in base al risultato che vogliamo ottenere.

Macchinari per la rifinizione

Una volta terminata la fase di essiccazione, è necessario pensare alla rifinizione del prodotto, ma non è così semplice perché non esiste una procedura unica che vada sempre bene, bensì le operazioni di rifinizione sono spesso a discrezione della conceria stessa, che sceglierà il metodo migliore in base alle competenze degli esperti.

Esistono, tuttavia, alcuni elementi comuni che caratterizzano il processo di finitura del prodotto, ossia: la bottalatura a secco che serve ad ammorbidire la pelle, la palissonatura per aumentare la flessibilità del prodotto e il rivestimento superficiale di quest’ultimo per ottenere il risultato estetico desiderato.

Per quanto riguarda la finitura, nelle ultime fasi vengono combinate le azioni termiche e meccaniche, cioè calore e pressione per eseguire la placcatura, la stampa del fiore e altre operazioni. In caso la pelle fosse molto rovinata, si potrebbe ritenere necessario l’applicazione di un film sulla superficie, un passaggio di lucidatura o la molatura, in modo da tentare di recuperare il prodotto.

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Come sono fatte le scarpe antinfortunistiche? https://www.quotidianamente.net/108/come-sono-fatte-le-scarpe-antinfortunistiche/ Mon, 21 Mar 2022 11:31:25 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=108 Negli ultimi anni – ed è il caso di dire per fortuna – sono stati fatti grandi passi da parte del legislatore per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. Questo ha portato tantissime persone a interessarsi in merito alle caratteristiche di dispositivi di protezione come le scarpe antinfortunistiche. Se vuoi sapere qualcosa di più su come...

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Negli ultimi anni – ed è il caso di dire per fortuna – sono stati fatti grandi passi da parte del legislatore per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. Questo ha portato tantissime persone a interessarsi in merito alle caratteristiche di dispositivi di protezione come le scarpe antinfortunistiche. Se vuoi sapere qualcosa di più su come sono fatte, non ti resta che proseguire nelle prossime righe di questo articolo.

Scarpe anti infortunio: cosa sapere sul puntale

Di scarpe antinfortunistiche ne esistono di diversi tipi (per rendersene conto, basta passare in rassegna i prodotti di EuroHatria e di altri e-commerce di settore). Chiarito questo aspetto, è il caso di ricordare la possibilità di parlare di diverse parti della calzatura che devono soddisfare specifiche performance. Nel caso del puntale, si parla di parametri minimi per quanto riguarda gli sforzi di energia sia in prova di caduta, sia in sede di test di pressione statica (questo requisito vale solo per le scarpe con finalità protettive, mentre non è da considerare per quelle da lavoro).

In che materiale può essere realizzato il puntale di una scarpa antinfortunistica? Ecco le opzioni da prendere in considerazione:

  • Diverse tipologie di plastica;
  • Alluminio;
  • Acciaio.

La scelta di un materiale piuttosto che di un altro dipende anche dal contesto in cui la persona che indossa la calzatura svolge il suo lavoro. Un esempio che si tende spesso a chiamare in causa per capire qualcosa di più in merito è quello del metallo, opzione oggettivamente inapplicabile quando si ha a che fare con situazioni come gli scali aerei.

Tutto sulle suole

Proseguendo con le caratteristiche delle scarpe antinfortunistiche, non si può non aprire una parentesi relativa alle suole. Anche in questo caso, è possibile parlare di diversi materiali. Ecco i principali:

  • Poliuretano: in questo caso, oltre all’oggettivo comfort è possibile chiamare in causa anche un aspetto positivo decisamente più importante. Quale di preciso? La capacità di resistere all’influenza degli agenti chimici. Il poliuretano inoltre è super resistente anche agli idrocarburi;
  • Poliuretano termoplastico: il polimero in questione si forma a seguito di un processo di policondensazione che vede il coinvolgimento di un isocianato e di un diolo. In virtù della caratteristica appena citata, quando lo si chiama in causa si può parlare sia di una forte resistenza alle abrasioni, sia della capacità di non andare incontro a modifiche a seguito del contatto con sostanze oleose. Gli aspetti positivi non finiscono certo qui! Il poliuretano termoplastico, infatti, risulta impermeabile sia all’acqua, sia al gas;
  • Gomma nitrilica: in questo caso, parliamo di un materiale in grado di resistere alla perfezione alle alte temperature, ma anche a sollecitazioni come le abrasioni. Le scarpe antinfortunistiche caratterizzate dalla suola in gomma nitrilica rappresentano il non plus ultra per quanto riguarda l’efficacia antiscivolo.

Tutte le informazioni sulla soletta

Proseguendo con l’elenco delle parti che caratterizzano le scarpe antinfortunistiche, una parentesi fondamentale deve essere dedicata alla soletta. Cosa si può dire in merito? Innanzitutto che, quando la si chiama in causa, si può avere a che fare con diversi materiali. Tra le varie opzioni spiccano il cuoio e il tessuto non tessuto.

In linea generale, la soletta perfetta per una scarpa antinfortunistica deve essere caratterizzata dall’utilizzo di materiali traspiranti e in grado di assorbire al meglio l’umidità. In alcuni casi, è possibile trovare anche delle aree interessate dalla presenza di perforazioni. Grazie a questa peculiarità, è possibile parlare di una maggior traspirabilità.

Tornando ai materiali, ricordiamo la presenza di parti, tallone in primis, realizzate in gel biomeccanico. In questo modo, si può apprezzare, nel corso dell’utilizzo, il massimo livello di ammortizzazione.

Dalle eccellenti proprietà antistatiche, le solette delle scarpe antinfortunistica sono realizzate, a prescindere dal materiale, tenendo conto di un livello di pH il più vicino possibile al neutro, dettaglio fondamentale per prevenire le irritazioni.

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Conviene fare trading online? https://www.quotidianamente.net/537/conviene-fare-trading-online/ Mon, 22 Mar 2021 09:02:52 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=537 Il trading online nello scorso anno ha registrato un boom incredibile, complici le difficoltà economiche che si sono verificate non solo nel nostro paese, ma a livello globale. Questi scenari di precarietà hanno spinto moltissime persone ad avventurarsi nel mondo del trading, spesso ingannate da chi promuoveva quest’ultimo come uno strumento per ottenere facili guadagni in...

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Il trading online nello scorso anno ha registrato un boom incredibile, complici le difficoltà economiche che si sono verificate non solo nel nostro paese, ma a livello globale. Questi scenari di precarietà hanno spinto moltissime persone ad avventurarsi nel mondo del trading, spesso ingannate da chi promuoveva quest’ultimo come uno strumento per ottenere facili guadagni in breve tempo.

Ne hanno parlato media di ogni tipo, televisioni e giornali, ma è soprattutto sul web che si sono scatenate molteplici discussioni a riguardo: si sono infatti moltiplicate incredibilmente le inserzioni pubblicitarie promosse dai diversi broker online e le community create ad hoc sul tema sono letteralmente esplose.

Il trading online e l’inganno dei guadagni facili

Il problema che affligge il trading online, non è l’attività in sé, ma il messaggio errato che spesso è fatto passare dai media riguardo questa particolare forma di guadagno. Sempre più pubblicità dipingono infatti il trading come un’attività nella quale investire poco tempo e ridotti sforzi, ottenendo però infinite possibilità di facile guadagno.

Non viene però mai evidenziato il fatto che, sebbene sia possibile generare notevoli introiti con questo business model, l’impegno che deve essere riposto in questa attività deve essere costante ed intenso. Non basta insomma guardare qualche video su YouTube o seguire un corso di un paio d’ore per mettersi di fronte ad una piattaforma ed operare.

È necessario uno studio approfondito dei mercati, del loro funzionamento e degli strumenti che si hanno a disposizione per investire. Non sono nozioni che possono essere apprese in poco tempo e la fretta è proprio il motivo per cui ad oggi, la maggior parte dei trader perde soldi sui mercati.

Se invece si ha una vera passione per la materia e si cercano costantemente informazioni sui siti informativi che spiegano come fare trading online in Italia, ciò che si ottiene è una concreta consapevolezza dell’argomento nonché preziose nozioni che possono permettere un’operatività profittevole.

Vale la pena fare trading online?

Molti si chiedono se possa essere conveniente o meno intraprendere un’attività da trader. La risposta a questa domanda sarà sempre e solo una: dipende. Se si ha voglia e la pazienza di imparare quello che è a tutti gli effetti un lavoro la risposta è sì, senza ombra di dubbio. Se invece si inseguono guadagni facili, come spesso accade, allora ci si trova certamente sulla strada sbagliata.

Il trading online è un’attività che va gestita con le dovute attenzioni ed alle quale bisogna dedicare il tempo necessario: non si può imparare in pochi giorni e non si può sperare di ottenere un enorme profitto in un brevissimo lasso di tempo.

I vantaggi del trading online

Chi ha deciso di avviare una carriera da trader full time o part-time scoprirà presto una serie infinita di vantaggi insiti in questo business, primo tra tutti quello di poter dedicare al trading il tempo che si desidera.

Se infatti si ha già un lavoro full time e non si ha tempo per stare tutto il giorno di fronte ai grafici, si può praticare un trading multiday, al quale dedicare quindi poche ore alla settimana.

Diversamente, se si è nella situazione di avere molto tempo a disposizione, ci si può orientare verso lo swing trading o verso il trading intraday, con il plus di aumentare i propri profitti potenziali.

Un altro grande vantaggio del trading online è quello di poter operare ovunque e senza orari prestabiliti: a qualsiasi ora del giorno e della notte infatti si troveranno sempre dei mercati aperti e per lavorare saranno necessari semplicemente una connessione ad Internet e un computer.

È quindi facile comprendere come quella del trader sia una carriera praticabile sostanzialmente da chiunque, a prescindere dalle ore a disposizione e dalla situazione lavorativa contingente. Il trading non deve infatti essere per forza considerato un lavoro full time, ma può facilmente diventare un secondo lavoro che permette di massimizzare le proprie entrate mensili e incrementare gli introiti annuali.

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Come acquistare oggi Bitcoin https://www.quotidianamente.net/534/come-acquistare-oggi-bitcoin/ Sun, 10 Jan 2021 08:59:55 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=534 Tutti abbiamo visto e stiamo osservando la grande salita del Bitcoin che ha raggiunto livelli altissimi. Ma come possiamo acquistarli? Partiamo prima dalle basi che dobbiamo conoscere. Il primo passo per iniziare a fare trading online è senza dubbio quello di scegliere il miglior broker per le proprie esigenze. Non si tratta soltanto di una scelta di mercato...

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Tutti abbiamo visto e stiamo osservando la grande salita del Bitcoin che ha raggiunto livelli altissimi. Ma come possiamo acquistarli?

Partiamo prima dalle basi che dobbiamo conoscere.

Il primo passo per iniziare a fare trading online è senza dubbio quello di scegliere il miglior broker per le proprie esigenze. Non si tratta soltanto di una scelta di mercato ma anche di una scelta filosofica.

Il panorama dei broker online è senza dubbio vastissimo e propone continuamente nuovi soggetti, ma la relazione tra investitore e broker trading è da considerare con molta attenzione.

Il broker on line è di fatto l’intermediario tra i nostri investimenti e i mercati finanziari, per questo la scelta del miglior broker trading online per le nostre esigenze è così fondamentale.

Cosa sono i broker online

Il termine anglofono “broker” è traducibile con “intermediario”, ed è questa la sua funzione primaria. Non si può attingere ai mercati finanziari se non attraverso un broker in trading.

Questi professionisti eseguono le transazioni finanziarie per conto terzi, ed operano sia nel mercato azionario, nel Forex, nelle materie prime, nelle assicurazioni o sulle Criptovalute e quindi Bitcoin.

Capire come funzionano i broker online non è difficile visto che i rapporti che si hanno con i migliori broker sono sempre estremamente chiari e trasparenti.

Ad esempio quasi tutti i broker trading italiani applicano una politica molto semplice: non chiedono commissioni per le singole operazioni ma si affidano allo spread.

Che cosa è lo spread? La differenza tra il bid e l’ask delle piattaforme di trading, tradotto in italiano la differenza tra domanda e offerta. Parliamo dunque dello scarto tra il valore all’acquisto e il valore alla vendita di una coppia di valute, ad esempio.

In pratica anche il miglior broker trading sul mercato non opera gratuitamente, ma ha un margine di guadagno su ogni vostra operazione direttamente sulle vostre transazioni senza aggiungere commissioni.

Caratteristiche broker Forex affidabili

Il mercato Forex è senza dubbio uno dei più interessanti del panorama finanziario che continua a crescere di giorno in giorno. Anche qui però bisogna saper scegliere con molta cura il Forex broker.

Innanzitutto un broker Forex deve essere affidabile, solido, ben strutturato ed offrire una grande varietà di servizi ai propri utenti, anche a quelli meno esperti.

I migliori broker Forex offrono un’interfaccia facile ed intuitiva per fare in modo che ogni operazione sia chiara anche ai neofiti, attraverso un software di ultima generazione sempre aggiornato.

Inoltre i broker Forex affidabili giocano a carte scoperte: offrono servizi di assistenza ai clienti meno esperti e mettono a disposizione materiale didattico e conti demo per iniziare ad investire utilizzando denaro virtuale, azzerando così i rischi.

La trasparenza deve essere massima anche quando si tratta di spread e di guadagni del broker. Ci sono alcuni intermediari che operano proponendo condizioni economiche vantaggiosissime ma la qualità dei servizi è bassa.

Per questo, se si opera nel campo valutario, è necessario saper scegliere il miglior broker Forex in base alla propria esperienza, ai servizi offerti, alle condizioni economiche, alla potenza del software e alla chiarezza dell’interfaccia.

Puoi trovare ulteriori approfondimenti direttamente su questa pagina Trading

Broker CFD

I CFD, contratti per differenza, sono degli strumenti finanziari piuttosto complessi che grazie alla leva finanziaria offrono la possibilità di grandi guadagni ma anche di rapide perdite.

Il mercato dei CFD ha delle caratteristiche uniche rispetto ad altri strumenti finanziari perché con essi si può guadagnare sia dall’aumento che dalla diminuzione dei prezzi, si può operare con qualunque asset, si può fare trading senza limiti, non si acquista realmente un titolo ma si va a speculare su quello che sarà il suo trend…

I CFD sono un prodotto finanziario derivato e la prima differenza da fare tra le offerte dei vari broker CFD è proprio sulla base delle attività sottostanti negoziabili.

Sul mercato ci sono broker CFD che operano con 350 attività sottostanti che si possono “tradare” in attività di vario tipo: commodities, indici, azioni, valute.

Il trading dei CFD si può fare con oro, petrolio ma anche coppie di valute popolari come EUR/USD e EUR/JPY, e particolarmente con le criptovalute.

Il modo più semplice per avvicinarsi alle criptovalute infatti, senza addentrarsi nella terminologia tecnica o indagare su parole come “mining” o “blocchi crittografici”, è quella di usare i CFD Bitcoin.

La procedura sarà molto più semplice perché, come detto, con i CFD non si acquista realmente la valuta ma si scommette sul suo andamento.

Quindi puoi acquistare i Bitcoin tranquillamente da un Broker Online affidabile che ti dia la possibilita’ di sfruttare i CFD Bitcoin.

Solitamente i Broker Affidabili ti danno la possibilita’ di iniziare anche con 100 euro per esempio, anche se sappiamo che non possiamo aspettarci chissa’ quali risultati da questo piccolo investimento.

Un buon broker CFD offre un limitatore delle perdite, proprio a causa del fatto che attraverso la leva finanziaria si manovrano più soldi ed è possibile fare grandi guadagni o grandi perdite in poco tempo.

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Le migliori azioni su cui investire nel 2021 https://www.quotidianamente.net/481/le-migliori-azioni-su-cui-investire-nel-2021/ Fri, 27 Nov 2020 07:24:55 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=481 Il 2020 volge ormai alle porte. E considerato quanto avvenuto in questo anno, a dir poco funesto, la maggior parte delle persone non vede l’ora che si possa riavvolgere il nastro e partire con un 2021 decisamente in tono positivo. Non è stato un anno positivo neppure per gli investitori finanziari: il tonfo causato dalla comparsa del covid...

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Il 2020 volge ormai alle porte. E considerato quanto avvenuto in questo anno, a dir poco funesto, la maggior parte delle persone non vede l’ora che si possa riavvolgere il nastro e partire con un 2021 decisamente in tono positivo. Non è stato un anno positivo neppure per gli investitori finanziari: il tonfo causato dalla comparsa del covid 19 nel mese di marzo, non è stato ancora totalmente riassorbito.

E diversamente, d’altro canto, non poteva essere. Nonostante le incertezze economiche persistono e si sono ulteriormente acuite con la seconda ondata pandemica, il rimbalzo dei mercati azionari dai minimi fatti registrare alla fine dello scorso inverno è di tutto rispetto, mediamente del 25%. Resta da capire, ora, quale sarà il destino dei titoli del comparto dell’equity nei prossimi mesi. Ed il mondo degli esperti finanziari non ha, ad oggi, una visione univoca.

Mercati azionari: qual è lo scenario di breve e medio periodo?

Alcuni, infatti, sostengono che i mercati abbiano reagito in maniera piuttosto euforica alle mosse attuate dalle Banche Centrali, che hanno drenato molta liquidità per evitare che il sistema economico e finanziario crollasse, e paventano un rintracciamento dei listini piuttosto significativo nei prossimi mesi, pur senza raggiungere i livelli raggiunti a marzo.

A supporto della loro tesi, questi analisti fanno presente come il mercato del lavoro possa riservare brutte sorprese, con un aumento dei licenziamenti e delle casse integrazioni che potrebbe far impennare ulteriormente il tasso di disoccupazione nelle aree maggiormente sviluppate del mondo. Un evento quest’ultimo, qualora si manifestasse, che potrebbe portare ad una frenata dei consumi e ad un’economia in ulteriore fase recessiva.

Altri analisti finanziari, invece, sostengono che i mercati abbiano scontate le attuali (e future) difficoltà economiche col corposo storno avvenuto lo scorso marzo e nei prossimi mesi si muoveranno in un contesto, seppur volatile, che non porterà ad alcun tonfo significativo. A grandi linee, un po’ come si stanno muovendo negli ultimi mesi, dove i listini azionari fanno talvolta registrare alcuni ritracciamenti per poi ripartire nuovamente in area positiva, andando a recuperare il terreno perduto.

Anche questa visione, certamente più ottimistica della prima esposta, fa balzare all’occhio come il sentimento dei mercati resti comunque improntato al nervosismo, pronti a prendere una china positiva o negativa in base, più che altro, a rumors e sentiment anziché ai dati reali dell’economia, che restano certamente non positiva a causa della comparsa del covid 19.

2021: quali saranno i comparti industriali più appetibili per i trader?

L’approccio al comparto dell’equity nel 2021, di conseguenza, dev’essere assolutamente valutato con raziocinio, cercando di privilegiare i top broker per le azioni: grazie ad essi, infatti, è possibile restare sempre aggiornati sull’andamento dei mercati e, soprattutto, cercare di capire quale sarà l’andamento di un determinato indice piuttosto che di un singolo titolo azionario.

I settori che – perlomeno nei primi mesi del prossimo anno – potrebbero continuare ad essere forieri di guadagni per i trader restano quello farmaceutico, alimentare e tecnologico, ovvero tutti quei comparti che hanno già dimostrato, durante la prima fase pandemica, una forte resilienza alla crisi causata dalla comparsa del coronavirus.

Il settore farmaceutico, ad esempio, è in grande effervescenza per la futura somministrazione del vaccino anti-covid, che verrà distribuito, in tutto il mondo, ad una vasta platea di persone: le case farmaceutiche candidate a commercializzare, per prime, il vaccino, sono quelle che potrebbero ottenere dei significativi rimbalzi in borsa.

Il settore tecnologico, invece, è destinato a continuare a dimostrare la propria forza: tra smart working ed e-commerce, quest’ultimo nuovamente in netta risalita complici le nuove chiusure avvenute nello Stivale e in altre parti del mondo, tutti i cittadini del mondo continueranno a sfruttare la tecnologia per mantenere inalterato il loro tenore di vita.

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Quali debiti si possono consolidare in un’unica rata https://www.quotidianamente.net/445/quali-debiti-si-possono-consolidare-in-ununica-rata/ Sat, 05 Sep 2020 11:49:34 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=445 Negli ultimi vent’anni, un numero crescente di italiani è ricorso all’accensione di un prestito personale, misura, spesso, decisamente opportuna per far fronte ai tanti impegni che ci pone la quotidianità. L’approccio al mondo del credito al consumo, però, è radicalmente mutato nel corso del tempo, a testimonianza di come gli italiani abbiano acquisito una maggiore competenza in...

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Negli ultimi vent’anni, un numero crescente di italiani è ricorso all’accensione di un prestito personale, misura, spesso, decisamente opportuna per far fronte ai tanti impegni che ci pone la quotidianità. L’approccio al mondo del credito al consumo, però, è radicalmente mutato nel corso del tempo, a testimonianza di come gli italiani abbiano acquisito una maggiore competenza in ambito finanziario.

Se un tempo, infatti, vi si faceva ricorso solo come ultima ratio, ovvero quando non si disponeva in alcun modo di risorse economiche per far fronte all’impegno programmato, oggi le famiglie italiane contraggono prestiti anche come arma di tutela del proprio patrimonio: anziché disinvestire i propri risparmi, piuttosto che vendere un bene, si predilige accendere un finanziamento.

Consolidamento debiti: maggior capacità di far fronte agli impegni mensili personali e familiari

In alcune circostanze, però, il ricorso al mondo del credito è risultato eccessivo per alcuni soggetti, per necessità o motivazione riconducibili ad un’eccessiva difesa del proprio patrimonio. Situazioni in cui i soggetti si ritrovano a far fronte ad un numero elevato di rate mensili, talvolta anche di importo non elevato, che concorrono a formare, però, un unico impegno particolarmente gravoso per il bilancio familiare.

In questi casi, molti risparmiatori ricorrono ad una particolare tipologia di finanziamento: il consolidamento del debito. Grazie ad esso, infatti, è possibile raggruppare tutti gli impegni mensili in un’unica rata, che risulta, specie se il finanziamento fosse ricalibrato in un’ottica di medio periodo, decisamente più sostenibile in base alle entrate mensili del debitore.

Il raggruppamento delle rate, inoltre, consente al cliente di doversi ricordare solo ed esclusivamente di un’unica scadenza, riuscendo a gestire al meglio le proprie finanze e far fronte ai propri impegni alla data contrattualmente pattuita. Tutto ciò consente di non finire segnalati nella Centrale Rischi ed evitare, di conseguenza, di non poter accedere in futuro al mondo del credito.

In alcuni casi, fatta salva la sostenibilità del prestito, che resta un elemento discrezionale da parte dell’ente erogante, è possibile consolidare i debiti pregressi ed ottenere ulteriore liquidità aggiuntiva, in modo da poter far fronte ad eventuali necessità contingenti personali o familiari. Per quanto ovvio, qualora fosse richiesta liquidità aggiuntiva, la rata che si pagherà dovrà, giocoforza, essere inferiore rispetto alla somma di tutti gli impegni mensili precedentemente in corso.

Modalità d’accesso al consolidamento debiti

Il consolidamento del debito può essere attuato in quasi tutte le tipologie di prestiti personale contratte. Esso, infatti, può essere richiesto accorpando gli appunti assunti tramite un finanziamento ad hoc personale, i classici prestiti personali o le carte di credito revolving, queste ultime, talvolta, particolarmente insidiose: l’addebito, infatti, si protrae nel tempo e il loro continuo utilizzo rischia di aumentare l’importo del debito, delle rate e di, conseguenza, degli interessi da riconoscere alla società emittente la carta.

Questa tipologia di finanziamento è richiedibile in qualsiasi istituto di credito o finanziaria, anche se, per quanto concerne il mondo bancario, è più facilmente ottenibile qualora fosse richiesto in una banca dove si intrattiene i rapporti da qualche anno e si è favorevolmente conosciuti. Il consolidamento debiti, inoltre, può essere attuato anche in una forma differente rispetto al classico prestito al consumo.

Anche tramite la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, infatti, è possibile raggruppare i debiti pregressi in un’unica rata ed eventualmente ottenere ulteriore liquidità aggiuntiva. Questa forma di finanziamento, sempre più in voga negli ultimi anni, differisce in molti aspetti dal classico finanziamento personale.

La più evidente e lampante è la modalità con la quale viene pagata la rata: anziché essere addebitata sul conto corrente, essa viene direttamente trattenuta dal cedolino della busta paga del cliente. Anche il datore di lavoro, di conseguenza, è una figura direttamente coinvolta nell’operazione, in quanto deve avallare l’intera operazione con una sua firma.

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Business plan: cos’è e come stilarlo efficacemente https://www.quotidianamente.net/328/business-plan-cose-e-come-stilarlo-efficacemente/ Sun, 21 Jun 2020 11:29:31 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=328 Un elemento, più di altri, risulta indispensabile nel momento in cui uno o più soggetti decidono di costituire una start up o impresa: la creazione di un efficace business plan. Esso è un documento che si pone lo scopo di descrivere un progetto di business, oltre che mettere in evidenza come un’idea di impresa possa tramutarsi in...

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Un elemento, più di altri, risulta indispensabile nel momento in cui uno o più soggetti decidono di costituire una start up o impresa: la creazione di un efficace business plan. Esso è un documento che si pone lo scopo di descrivere un progetto di business, oltre che mettere in evidenza come un’idea di impresa possa tramutarsi in un vero e proprio progetto, in termini temporali e in base a modalità predefinite.

Quando si stila un business plan, le funzioni che servono a descrivere l’idea di impresa e come la stessa si possa tramutare in un progetto concreto, sono essenzialmente quattro: descrivere l’idea imprenditoriale e la sua effettiva sostenibilità; impostare le strategie attraverso le quali l’azienda possa ottenere successo; valutare le performance e l’andamento del progetto aziendale; presentare il documento a potenziali investitori.

Il business plan è di rilevante importanza non solo per le start up 

E’ bene ricordare che il business plan, come rimarcato dal rinomato studiofranconada.it, non è utile solo nel caso si debba aprire una start up o una nuova impresa. Questo documento, infatti, risulta di particolare importanza anche per le imprese già avviate, che, grazie ad esso, possono affrontare le sfide che il mercato impone ai giorni d’oggi: i progetti di sviluppo oppure operazioni straordinarie come fusioni ed acquisizioni.

Quando si redige un business plan, non possono mancare alcuni elementi di vitale importanza, senza i quali non è possibile elaborarlo in maniera efficace. Innanzitutto, ogni business plan che si rispetti è composto, inizialmente, da un indice, dove vengono riportate le varie sezioni e le pagine dove trovarle all’interno dello stesso. Uno sezione, di conseguenza, che rende decisamente più semplice ed immediata la consultazione del business plan.

La prima sezione descrittiva, invece, è quella denominata “Executive Summary”, che mira ad esplicare quali siano i punti chiave del business plan e l’idea d’impresa. Questa parte del documento dev’essere scritta in modo semplice ed allo stesso tempo coinvolgente, in quanto costituisce una sorta di “biglietto da visita” dell’intero documento: non è raro che i potenziali investitori arrestino la lettura del documento, qualora l’executive summary non sia interessante ed accattivante.

A questa, poi, deve seguire, obbligatoriamente, una descrizione dell’impresa, dove devono essere indicati alcuni elementi indispensabili, come, ad esempio, la tipologia dell’azienda, la sua storia e struttura, il settore industriale nella quale opera e, soprattutto, i punti di forza nei confronti della concorrenza. Quest’ultimo aspetto, spesso, fa decisamente la differenza: un potenziale investitore, infatti, deve essere adeguatamente motivato per investire in un’impresa.

Strategia di marketing: punto focale per attrarre nuovi investitori

Una volta delineate le caratteristiche della propria impresa, è indispensabile descrivere dettagliatamente i servizi e prodotti offerti, nonché a quali bisogni del mercato intendano dare risposta. E’ consigliabile, in questa sezione, arricchire il documento con delle illustrazioni, per aumentare l’efficacia dello stesso. E’ necessario, poi, mettere in evidenza quali siano le analisi di mercato relative al bene o al servizio prodotto.

Un punto focale di ogni business plan, però, non può prescindere dall’esposizione di un’adeguata strategia di marketing, al fine di fidelizzare ed incrementare i clienti, nonché guadagnare preziose fette di mercato. In questa sezione, è indispensabile indicare i prezzi di vendita, i canali distributivi del prodotto e la tipologia di comunicazione e promozione che si vuole attuare sul medesimo. Ad integrazione, è consigliata l’illustrazione del piano operativo, dove sono indicate le modalità di produzione e di sviluppo del bene offerto.

Qualsiasi potenziale investitore, però, dev’essere messo al corrente di come sia composta la struttura organizzativa dell’impresa. E’ indispensabile, quindi, descriverla accuratamente, approfondendo, nello specifico, i profili del team manageriale. In chiusura del business plan, è necessario indicare un piano finanziario adeguato, dove devono essere inseriti: conto economico; stato patrimoniale; flussi di cassa.

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Titoli di stato italiani ai tempi della crisi sanitaria: sono considerati un investimento sicuro? https://www.quotidianamente.net/322/titoli-di-stato-italiani-ai-tempi-della-crisi-sanitaria-sono-considerati-un-investimento-sicuro/ Wed, 03 Jun 2020 11:22:23 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=322 Investire, com’è noto, è una delle peculiarità che contraddistinguono i cittadini italiani. D’altro canto, essi hanno attuato, da sempre, un atteggiamento più di una formica che da cicala, al punto che, nonostante l’enorme peso del debito pubblico, che aumenterà a dismisura nei prossimi anni a causa della crisi causata dall’esplosione della pandemia, il nostro paese...

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Investire, com’è noto, è una delle peculiarità che contraddistinguono i cittadini italiani. D’altro canto, essi hanno attuato, da sempre, un atteggiamento più di una formica che da cicala, al punto che, nonostante l’enorme peso del debito pubblico, che aumenterà a dismisura nei prossimi anni a causa della crisi causata dall’esplosione della pandemia, il nostro paese viene considerato attualmente solvibile agli occhi degli operatori finanziari internazionali.

Il risparmio privato, infatti, è tra i più alti al mondo. E spesso, soprattutto nelle fasi peggiori delle tante crisi vissute negli ultimi vent’anni, dalle Torri Gemelle al Covid passando per Lehman e l’attacco – nel 2011 – al nostro debito pubblico, hanno costituito un importante fondamento per la sopravvivenza di molti nuclei familiari italiani.

Gli italiani e la perdita di appeal dei titoli di stato

La cultura del risparmio, a dire il vero, si è alimentata significativamente dalla fine degli anni ‘70 sino ai primi anni ‘90, quando gli italiani, a detta di molti analisti finanziari, vivevano al di sopra delle proprie possibilità. Lo stato italiano, in tal senso, ha aiutato i propri cittadini, garantendo un elevato tenore di vita ed un ombrello protettivo significativo in ogni ambito e settore, al fine di ottenere consenso e poter arricchirsi, in alcuni casi, con comportamenti poco lusinghieri.

L’inchiesta di Tangentopoli, in tal senso, rese pubbliche le magagne dei politici della Prima Repubblica e, di fatto, costituì uno spartiacque anche per il tenore di vita dei cittadini italiani, che negli ultimi trent’anni si è gradualmente abbassato per poi diminuire in misura maggiore nell’ultimo decennio. Il crollo del potere d’acquisto, in tal senso, ne è la più fulgida testimonianza: negli ultimi due lustri, solo quello dei cittadini ciprioti e greci si è eroso in misura maggiore all’interno dell’Unione Europea.

Questa serie di fattori ha reso meno solido il giudizio sul nostro debito pubblico, nonostante, fin qui, le casse del Ministero del Tesoro abbiano sempre fatto fronte ai propri impegni ad ogni scadenza. La minor solidità delle finanze italiane, inoltre, ha fatto il paio con una significativa diminuzione dei rendimenti offerti, complice, soprattutto nell’ultimo decennio, la politica particolarmente accomodante della Banca Centrale Europea in tema di tassi ufficiali di sconto.

Col chiaro intento di sostenere l’intera area dell’Unione Europea, l’istituto di Francoforte ha progressivamente abbassato i tassi, portandoli, negli ultimi anni, addirittura in area negativa. Questa mossa, volta ad incrementare la liquidità nei mercati finanziari e nell’economia reale, ha reso decisamente meno attraenti i nostri BTP, già segnati da una forte perdita di appeal a causa delle tensioni sulle nostre finanze pubbliche.

Gli italiani restano convinti che i BTP siano un porto sicuro: ma è effettivamente così?

La domanda che tutti si pongono oggi, di conseguenza, è se i titoli finanziari emessi del MEF possono essere considerati ancora “sicuri”: la maggior parte dei cittadini è convinta che ancora lo siano, ma se guardiamo ai giudizi del mondo finanziario e delle agenzie di rating così non è. E non di rado, alcuni dei più importanti portali finanziari, dove i risparmiatori possono allocare i propri risparmi tramite il trading online, viene suggerito di mantenere in portafoglio una percentuale non eccessiva dei nostri titoli del debito pubblico.

Per gli italiani, di conseguenza, guardare in casa propria alla ricerca di titoli sicuri, o a rischio basso, ed in grado di garantire un rendimento sufficientemente apprezzabile, è un’impresa tutt’altro che semplice, a differenza di quanto avvenuto negli scorsi decenni. D’altro canto, il rapporto Defict/PIL, complice la crisi economica causata dal coronavirus, è destinato a raggiungere la mostruosa cifra del 160%.

Detenere solo ed esclusivamente titoli del nostro debito pubblico, di conseguenza, è sconsigliato. Spulciando in rete, però, abbiamo trovato questo articolo sui migliori investimenti sicuri, che possono aiutare i cittadini del Belpaese nella scelta di asset finanziari considerati affidabili e supportare gli stessi nella costruzione di un portafoglio investimenti diversificato e a rischio contenuto.

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Consulenza finanziaria e trading online: come si sono evoluti nel corso dell’ultimo decennio? https://www.quotidianamente.net/295/consulenza-finanziaria-e-trading-online-come-si-sono-evoluti-nel-corso-dellultimo-decennio/ Thu, 07 May 2020 10:28:25 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=295 La consulenza finanziaria è, ormai da oltre un decennio, in costante e graduale mutamento, complici anche i significativi mutamenti normativi accaduti negli ultimi anni. A far da spartiacque, in tal senso, è stato la normativa MIFID, che ha aumentato sensibilmente la soglia di protezione dei risparmiatori. Se prima dell’entrata in vigore della stessa, infatti, qualsiasi consulente poteva deliberatamente...

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La consulenza finanziaria è, ormai da oltre un decennio, in costante e graduale mutamento, complici anche i significativi mutamenti normativi accaduti negli ultimi anni. A far da spartiacque, in tal senso, è stato la normativa MIFID, che ha aumentato sensibilmente la soglia di protezione dei risparmiatori.

Se prima dell’entrata in vigore della stessa, infatti, qualsiasi consulente poteva deliberatamente proporre ogni tipologia di strumento finanziario, in alcune circostanze non fornendo consigli effettivamente consoni al cliente, oggi, grazie alla compilazione di un questionario, è possibile rispettare alcuni indicazioni fornite dal medesimo circa grado di rischioorizzonte temporale ed altri elementi di rilevante importanza nell’erogazione di adeguate raccomandazioni per il risparmiatore.

“Il tempo è denaro”: adagio quanto mai calzante quando si parla di trading online

L’evoluzione della consulenza, però, non ha riguardato solo la mera e semplice compilazione di un questionario, di per sé molto rilevante. Oggi, infatti, i risparmiatori accedono al mondo finanziario in svariati modi, grazie, in primis, al costante progresso tecnologico che ha contraddistinto gli ultimi vent’anni in modo alquanto significativo.

Se un tempo, infatti, la via maestra, anche perché l’unica, era rappresentata dallo sportello bancario, oggi i tempi sono letteralmente cambiati. Internet, infatti, ha dato modo ai singoli cittadini di poter investire i propri risparmi senza doversi recare, fisicamente, in uno sportello o negozio finanziario, ottenendo significativi risparmi in termini temporali. E non solo.

Il famoso adagio “il tempo è denaro”, è quanto mai calzante quando si parla di trading online, ovvero effettuare operazioni di compravendita sfruttando i canali remoti come pc, smartphone o tablet: oltre al tempo, il risparmio è decisamente elevato anche in termini commissionali. Le transazioni finanziarie, infatti, sono soggette ad una commissione decisamente più conveniente rispetto al tradizionale canale bancario.

È possibile investire nei mercati finanziari, mediante la grande rete telematica, grazie ai broker finanziari online, aumentati esponenzialmente nel corso degli anni. I migliori portali sono in grado non solo di offrire un appoggio per poter effettuare operazioni di compravendita, ma di fornire altri validi supporti a tutti i risparmiatori, soprattutto a coloro che, per la prima volta, decidono di sfruttare il trading online per investire i propri risparmi.

Una grande possibilità, in tal senso, è offerta dalla presenza di guide in grado di esplicare, in termini chiari e semplici, quali siano le reali potenzialità di un investimento in un determinato comparto piuttosto che un altro, mettendo in luce, però, anche eventuali insidie.

E’ possibile abbinare la tradizionale consulenza al trading online?

Ogni asset finanziario, d’altro canto, ha le proprie peculiarità. Investire in obbligazioni è totalmente differente rispetto a farlo in criptovalute, un asset, quest’ultimo, divenuto noto al grande pubblico grazie alla grande rete telematica: il primo, di norma, offre meno potenzialità di rendimento ma è soggetto, senza alcun dubbio, ad una minore volatilità.

Accrescere la propria cultura finanziaria, d’altro canto, è uno dei principali obiettivi dei risparmiatori, che mai, come nel corso degli ultimi anni, cercano di approfondire una tematica tutt’altro che semplice come quella finanziaria, al fine di poter investire consapevolmente i propri soldi, talvolta accumulati con anni di sacrifici e duro lavoro.

Esistono utenti del mondo finanziario, tuttavia, che non vogliono perdere il contatto umano col proprio consulente o promotore, senza perdere in alcun modo le forti ed indubbie potenzialità che il mondo del trading online è in grado costantemente di offrire. Esistono alcuni broker, di conseguenza, che provano ad abbinare queste due peculiarità, ossia la consulenza “fisica” affiancata allo sfruttamento delle piattaforme, come viene esplicata in questa puntuale ed esaustiva recensione aggiornata di Fineco.

Negli ultimi anni, poi, un’altra figura finanziaria ha fatto il proprio ingresso sulle scene: il consulente finanziario indipendente. Esso, a differenza dei referenti bancari piuttosto che promotori, viene remunerato con una parcella per il servizio offerto e non è alle dipendenze di alcun intermediario finanziario.

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Le migliori tipologie di prestito del 2020 https://www.quotidianamente.net/236/le-migliori-tipologie-di-prestito-del-2020/ Fri, 28 Feb 2020 10:49:21 +0000 https://www.quotidianamente.net/?p=236 In base a quanto avvenuto nel 2019, sempre più italiani decidono di ricorrere al mondo del credito al consumo. Ed i motivi sono i più disparati e totalmente differenti rispetto ad una decina di anni fa. Se un tempo, infatti, si decideva di accendere un prestito per mancanza di disponibilità liquide, oggi, in moltissimi casi, se ne contrae...

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In base a quanto avvenuto nel 2019, sempre più italiani decidono di ricorrere al mondo del credito al consumo. Ed i motivi sono i più disparati e totalmente differenti rispetto ad una decina di anni fa. Se un tempo, infatti, si decideva di accendere un prestito per mancanza di disponibilità liquide, oggi, in moltissimi casi, se ne contrae uno a difesa delle disponibilità finanziarie accumulate nel tempo, onde evitare che le stesse diminuiscono sensibilmente e possano essere utili in altri contesti.

Prestiti personali: previsto un aumento delle richieste nel 2020

Il trend dovrebbe essere confermato anche nel 2020, con le richieste di prestiti che si attendono in aumento. D’altro canto, la comodità di poter disporre di un bene immediatamente, pagandolo comodamente in rate mensili, è un benefit tenuto in grande considerazione dagli italiani. Le finalità per le quali viene richiesto sono molteplici, anche se quella per liquidità resta, a tutt’oggi, la prediletta dagli abitanti del Belpaese, che si trovano costretti, loro malgrado, a fare i conti con una forte perdita del potere d’acquisto, elemento, quest’ultimo, che incide profondamente nel peggioramento del tenore di vita.

Una delle finalità più richieste resta, storicamente, quella per la ristrutturazione della casa, che – di norma – implica l’applicazione di un tasso inferiore rispetto ad un normale prestito al consumo, oltre a beneficiare di forti sconti a livello fiscale.

Nonostante un calo rispetto al 2018, che riflette l’andamento contrastante del settore automotive, l’accensione di un finanziamento finalizzato all’acquisto di un’autovettura, nuova o usata che sia, resta uno dei principali motivi per cui si ricorrere al mondo del credito al consumo. In questo caso, però, i consumatori prediligono contrarre un prestito direttamente con la concessionaria piuttosto che con il proprio istituto di credito.

Ed i motivi sono presto detti: il tasso, quasi sempre, risulta maggiormente competitivo, ed inoltre, contraendo il prestito con la finanziaria della casa madre (come, a titolo esemplificativo, i casi di Fiat e Volkswagen) è possibile, in alcuni casi, ottenere uno sconto sul prezzo dell’autovettura acquistata. Un’altra finalità molto richiesta, decisamente in aumento nell’ultimo anno, è quella per la sostituzione o l’acquisto del mobilio.

Non esiste un prestito perfetto: ogni tipologia ha i suoi pregi e difetti

finanziamenti, però, possono essere erogati in diversi modi. Una tipologia di prestito molto diffusa tra la popolazione è quella del prestito senza busta paga, una tipologia di finanziamento che può essere richiesta anche da chi non lavora e non ha uno stipendio. Una modalità che non esisteva sino a qualche anno fa, ma che col passare del tempo sta diventando sempre più diffusa, risultando estremamente preziosa per coloro che, loro malgrado, non percepiscono una busta paga.

Un’altra forma di finanziamento che, negli ultimi vent’anni, ha riscontrato un numero crescente di sottoscrittori è la “cessione del quinto” dello stipendio e della pensione. Questa tipologia, a differenza di un normale finanziamento, prevede che la rata – anziché essere addebitata sul conto corrente – venga trattenuta direttamente dalla busta paga. E al momento della richiesta, non è necessario fornire alcuna pezza giustificativa.

Quale sia la migliore soluzione, è impossibile dirlo. Ogni tipologia di finanziamento, infatti, ha “dei pro e dei contro”. E la valutazione, di conseguenza, resta molto soggettiva e personale. Tuttavia, quando si contrae un prestito va prestata particolare al “TAEG” (tasso annuo effettivo globale) piuttosto che al TAN (tasso annuo nominale, quello puro del prestito): il primo, infatti, include tutti i costi connessi al finanziamento, che spaziano da una voce come “commissioni incasso rata”, sino al costo dell’assicurazione legata al prestito.

Quest’ultima, nonostante venga fatta sottoscrivere ai clienti, talvolta, come “obbligatoria”, è assolutamente facoltativa: la mancata erogazione del prestito, o un eventuale aumento del TAN applicato, non sono tollerate dal legislatore.

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