Microsoft scommette 8 miliardi e mezzo di dollari— — la maggiore acquisizione della sua storia — su Skype. In questo modo cerca di rafforzare la sua precaria posizione nel campo delle comunicazioni mobili tagliando la strada ad Apple e soprattutto a Google che con la piattaforma Android è ormai leader nel traffico di dati e voce sui cellulari «intelligenti» . Incorporando la società che ha creato il sistema di comunicazione gratuito voce e video (le telefonate veicolate sul web via Voip, il protocollo Internet) Microsoft punta a rilanciare la sua piattaforma telefonica Windows Mobile 7 che, una volta venduta con Skype preinstallato, potrebbe recuperare terreno sui concorrenti.
Più in generale è tutta la strategia per l’era «post personal computer» di Microsoft che— secondo l’amministratore delegato del gruppo Steve Ballmer, l’artefice dell’operazione— dovrebbe essere beneficiata. — secondo i critici il gruppo fondato da Bill Gates ha speso troppo per una società che l’anno scorso ha perso 7 milioni di dollari a fronte di un fatturato di 860. Del resto il gigante delle aste online eBay, che aveva acquistato Skype per 2,5 miliardi, di dollari nel 2005, l’ha rivenduta due anni fa per meno di due miliardi, non essendo riuscito a integrarla nelle sue attività, né a trasformarla in un’impresa redditizia.
Rilevata da un gruppo di investitori guidati da Silver Lake, Skype è stata a più riprese «corteggiata » da Cisco, Facebook e dalla stessa Google. Alla fine l’ha spuntata Ballmer. Che forse ha deciso di «strapagare» proprio per sbaragliare la concorrenza: del resto Microsoft, sempre più spiazzata dall’evoluzione tecnologica che erode il mercato dei pc — principale destinatario dei sistemi operativi che rappresentano la maggior fonte di introiti del gruppo di Seattle— non ha problemi economici, visto che ha in cassa più di 50 miliardi di dollari. Nel 2007 è stata accusata di aver superpagato anche un’altra sua acquisizione, quella di aQuantitative, una piattaforma per la pubblicità pagata 6 miliardi. Tre anni fa Ballmer fece di nuovo sollevare molte sopracciglia quando offrì 47,5 miliardi di dollari per acquistare Yahoo!, lanciando, così, un’altra sfida al motore di ricerca di Google. Gli azionisti di Yahoo! tentennarono, pretesero un rilancio, e Microsoft ritirò la sua offerta. Ora la società californiana vale la metà della cifra che era stata messa sul piatto da Ballmer. Che stavolta, però, ha la possibilità di valorizzare la società appena acquisita in vari modi, anche fuori dalla telefonia mobile.
Skype porta, infatti, con sé un patrimonio di 663 milioni di utenti registrati, 170 milioni dei quali regolarmente attivi: utenti che l’anno scorso hanno «chattato» o scambiato video per un totale di 207 miliardi di minuti. Una piattaforma che, una volta incorporata nel sistema Microsoft, offrirà benefici non solo sul terreno della telefonia, ma anche al sistema di videogame Xbox (offrendo a chi gioca online la possibilità di «chattare» con gli avversari) ma anche a Kinnect (un’altra «console» per il gioco) o al motore di ricerca Bing. Google ed Apple hanno esitato perché, dopo il successo di Skype, si sono dotate di loro tecnologie per la comunicazione Voip (telefonate audio e video) che, però, hanno avuto molto meno successo della società che ha aperto la nuova via. Un settore promettente ma difficile da rendere redditizio: con le videofonate da computer a computer totalmente gratuite, Skype ricava tutto il suo (magro) fatturato dalle chiamate a pagamento, quelle in cui uno dei due terminali non è un computer, ma un telefono tradizionale. Oltre a sfruttare Skype sulle sue piattaforme, Microsoft cercherà di rendere più redditizia anche questa attività veicolando annunci pubblicitari in video o audio. Definita da Ballmer con l’amministratore delegato di Skype, Tony Bates, l’operazione annunciata ieri è stata già approvata dagli azionisti delle due società. Se arriveranno le autorizzazioni delle «authority» di controllo, Skype diventerà una delle unità operative di Microsoft, sempre sotto la guida di Bates.