Viviamo in un mondo sempre più frenetico, dove i processi di innovazione tecnologica interessano, sostanzialmente, ogni aspetto della vita quotidiana. Al giorno d’oggi privati cittadini, Istituzioni e grandi
multinazionali sanno benissimo quanto mutevole la società sia, soprattutto in seno al dinamico processo di
digitalizzazione che interessa ogni sua branca da circa un ventennio a questa parte. Negli ultimi anni, però,
c’è qualcosa che, più di tutto, sta mobilitando le persone e non solo e che, purtroppo, non assume dei
tratti propriamente positivi.
Stiamo parlando dell’emergenza data dall’inquinamento e del cambiamento climatico che ne consegue.
Ognuno di noi, oggi, ne sta pagando le spese e, tra crisi energetica, mancanza di risorse ed eventi climatici
avversi sempre più frequenti, il prossimo futuro del nostro pianeta non si delinea proprio roseo. Ormai,
anche le aziende lo sanno bene e, laddove prima c’era indifferenza su tutta la linea, oggi ci sono iniziative e
strategie atte a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti e ad ottimizzare l’economia circolare.
Di certo, in questo frangente gioca un ruolo fondamentale la determinazione di ognuno di noi. Nel nostro
piccolo, infatti, possiamo ridurre l’impatto ambientale della nostra casa, dei nostri familiari e delle persone
che ci circondano, sensibilizzando riguardo l’importanza di smaltire i rifiuti nel migliore dei modi. Produrre
scarti è inevitabile, ma è il modo con cui li si ricicla che può davvero salvarci dall’emergenza in cui vertiamo
a causa di anni di sfruttamento irresponsabile delle risorse.
Un aspetto sempre più importante all’interno del panorama di riferimento è quello che interessa il riciclo
dei metalli. Questo paradigma di industria, infatti, è sfuggito dal controllo dei paesi d’occidente per molti
anni, così come in oriente del resto. Ad oggi, in Italia e in Europa si investe in impianti per la separazione
dei metalli e nel riciclo di questi materiali, allo scopo di preservare il nostro pianeta dalle avversità che,
altrimenti, aleggiano sempre più minacciose sul futuro delle nuove generazioni. Scopriamo di seguito
l’impatto del metallo sull’ambiente e l’importanza di riciclarlo.
L’impatto del metallo sull’ambiente, ecco cosa serve sapere
Come avrete avuto modo di evincere dai paragrafi precedenti, i rifiuti in metallo sono molto difficili da
smaltire e, per questo motivo, il passaggio del riciclo si rivela ancor più importante. Possiamo affermare
che, tra i vari metalli, quelli che impattano in maniera più profonda sull’ambiente sono il freddo e l’acciaio
che, stando ad alcune analisi effettuate nel 2018, contribuiscono alle emissioni di CO2 da parte delle
industrie al 30%.
Si tratta di una percentuale molto elevata tenendo conto che interessa soltanto due settori. Per quanto
riguarda la quantità di energia adoperata dalle industrie per produrre i materiali in oggetto, invece, si arriva
a ben il 74%. Per i processi di produzione, invece, platino e oro detengono il triste primato del maggior
impatto ambientale. Le fasi di estrazione, lavorazione e rifinitura, infatti, rendono questi metalli
estremamente dannosi per l’ambiente, sebbene siano sempre più richiesti dai consumatori finali.
Ci sono, comunque, dei metalli che, invece, impattano in maniera decisamente minore sull’ambiente. Tra
questi, citiamo il titanio, il manganese e il molibdeno, utilizzati molto nell’industria italiana, sempre più
attenta alla sostenibilità. Ciò che danneggia maggiormente l’ambiente, comunque, sono le fasi di
lavorazione come quelle di purificazione e raffinazione del metallo.
Consigli per riciclare i metalli: ecco come fare
Alla luce di quanto espresso finora, appare chiaro che intervenire anche nel quotidiano sia molto
importante per evitare che problematiche maggiori interessino l’ambiente nel prossimo futuro. Ebbene,
sono diversi i modi con cui è possibile riciclare i rifiuti e i metalli non esulano dalla variegata sfilza di contributi che si possono dare in questo senso. Ragionare in un’ottica green permette alle persone di
essere più sostenibili e, in primis, di non aggiungere rifiuti non necessari quando la soluzione è già insostenibile. In molti casi, soprattutto nel caso dei metalli, quindi, si può pensare di donare una seconda
vita agli oggetti, favorendo l’economia circolare.
Quando un oggetto non funziona nella sua interezza o, comunque, non è in grado di assolvere alla
mansione principale per la quale era stato creato, aguzzando l’ingegno è possibile trovargli un nuovo posto.
Molte volte, i risultati di questi piccoli sforzi di fantasia e manualità si rivelano oltremodo sorprendenti. Per
fare qualche esempio, un contenitore di metallo può diventare un portaombrelli, venendo magari decorato
e riverniciato a piacimento, in modo da conferire un look del tutto originale al proprio soggiorno.
Con un po’ di doti di fai da te è possibile trasformare vecchi tubi in metallo in supporti per le mensole,
mentre semplici barattoli di latta e altri oggetti di dimensioni ridotte in metallo possono essere lavorati fino
a diventare elementi di oggettistica con cui impreziosire i propri complementi d’arredo e, in generale, dare
un aspetto particolarmente personale ai propri ambienti interni o esterni che siano.