Quando si sceglie di investire in borsa bisogna scegliere sia la strategia d’adottare sia gli asset sui quali puntare per diversificare il proprio libretto azionario.
Fare un investimento in borsa è complesso per questo motivo per l’accesso diretto ai mercati azionari, obbligazionari ed ETF è necessario affidarsi a un consulente finanziario in banca o presso un ente d’intermediazione.
Un’altra soluzione per investire in borsa può essere invece quella offerta dal trading online, che permette d’investire da soli il proprio capitale online, scegliendo gli asset sui quali operare sul mercato dei derivati.
Vediamo insieme come investire in borsa in banca o con il trading online, e quali sono gli asset migliori sui quali puntare.
Investire il proprio capitale in borsa: conto deposito azionario e trading online
Per investire parte del proprio capitale in borsa comprando direttamente le azioni, oppure creando un portafoglio misto tra azioni o obbligazioni, o ancora accedendo a un fondo ETF, bisogna rivolgersi a un consulente finanziario.
Il consulente finanziario consiglia quali sono i titoli o gli indici migliori sui quali è possibile investire in borsa. In linea generale crea un portafoglio, aprendo un conto deposito azionario, che sia il più possibile diversificato su vari titoli in modo tale da limitare la percentuale di rischio.
Questi sono investimenti sul lungo periodo e vengono gestiti dall’intermediario, che richiede una commissione sulle operazioni, mentre alla banca si devono le spese per il mantenimento del conto deposito azionario.
Oltre a poter investire il proprio capitale sul mercato con la compravendita delle azioni o con l’accesso a un fondo ETF, si può scegliere di fare trading online in CFD.
Il trading online prevede che si operi sul mercato dei derivati che replica l’andamento dei titoli borsistici e di altri asset (come materie prime e criptovalute). Questa forma di investimento in borsa è possibile attraverso l’iscrizione a broker legali che danno accesso ai clienti al mercato in CFD con un conto reale.
Naturalmente, operare nel trading online, anche se si può accedere ai mercati da soli, richiede comunque un percorso di formazione e attenzione all’analisi finanziaria giornaliera. A differenza dell’investimento diretto in borsa, il trading online è principalmente consigliato per azioni sul brevissimo, breve o medio periodo.
Quali sono gli asset sui quali puntare in borsa nel 2021
Quando si investe in borsa bisogna considerare i trend del momento e l’andamento di determinati asset. Nel primo semestre del 2021, ci sono alcuni asset che hanno attirato maggiormente l’attenzione degli investitori e che stanno vedendo risultati interessanti in borsa.
Nello specifico tra gli asset sui quali puntare nel 2021 troviamo:
- Titoli tecnologici: in quest’ambito diverse società azionarie sono riuscite ad aumentare nel corso di questi mesi la loro capitalizzazione di mercato e valore delle azioni. Nello specifico, i titoli che attirano maggiormente l’attenzione sono: Netflix, Amazon, Microsoft, Tesla.
- Titoli dedicati alla sostenibilità ambientale: il tema dell’ecologia e rispetto dell’ambiente sta portando sempre più investitori a scegliere titoli legati alla produzione di energia pulita, al miglioramento della flora e fauna marina, al sostegno di un’economia circolare che avantaggi il benessere dell’eco-sistema.
- Criptovalute: le valute digitali stanno interessando sia il mondo del retail sia quello degli investitori istituzionali. La loro alta volatilità e l’aumento del trend di settore, li porta ad essere tra gli asset più interessati, soprattutto per chi fa trading online.
- Materie prime: specie quando c’è rischio d’inflazione, un ambito che interessa molto gli investitori è quello delle materie prime come l’oro o il petrolio. Beni che di solito sono considerati di rifugio e che aiutano anche nella diversificazione dell’investimento.
In conclusione, sia nell’ambito del trading online sia investendo direttamente in azioni, si consiglia sempre di diversificare il proprio investimento, al fine di ridurre il più possibile la percentuale del rischio di perdita.