La situazione che ha investito l’intero mondo, non soltanto l’Italia, negli ultimi mesi era inimmaginabile e tuttavia è stata quanto mai concreta. La pandemia di Coronavirus, che è ancora in atto in molti paesi del globo tra i quali anche lo Stivale, ha avuto conseguenze fortissime a livello economico, causando una vera e propria crisi. Le economie nazionali e quella internazionale hanno subito un colpo improvviso, dal quale sarà davvero complesso risollevarsi.

Si è trattato di una batosta arrivata praticamente dall’oggi al domani, e che quindi ha coinvolto davvero quasi tutti i settori dell’economia senza fare grande distinzione: a causa del lockdown durante il periodo di quarantena forzata, la quasi totalità delle attività ha di fatto dovuto serrare i battenti. Gli unici ambiti che non hanno forse subito contraccolpi sono quelli totalmente basati sul mondo dell’online. Tra i settori colpiti, c’è certamente anche il mercato immobiliare. Vediamo la situazione attuale e le prospettive.

Mercato immobiliare: lo scenario attuale

Come abbiamo detto la chiusura forzata di tutte le attività ha causato una imponente crisi per quasi tutti i settori economici. Esattamente come le azioni per quel che riguarda la Borsa, anche il mercato immobiliare ha subito gli stessi cambiamenti: ovvero, una fisiologica flessone in negativo che ha comportato una svalutazione generale di tutti i prodotti. In questo specifico caso ovviamente gli immobili stessi, ma anche i prezzi dei mutui e tante altre variabili che sono inevitabilmente state coinvolte.

Paradossalmente, proprio per le motivazioni appena elencate, quello attuale sarebbe dal punto di vista degli investitori un periodo particolarmente indicato per effettuare le proprie offerte o scoccare il colpo decisivo: è chiaro che però affidarsi ad un’agenzia immobiliare per una spesa di questa entità si rivela particolarmente complessa in un periodo di crisi generale e difficoltà collettiva come quello che contraddistingue i nostri giorni.

Tuttavia è importante registrare il fatto che i numeri del settore, per quanto riguarda i due mesi appena trascorsi, parlano com’è logico di una brusca frenata ma non di un totale collasso del sistema. Quel che è certo è che la maggior parte delle trattative che hanno continuato a procedere, poche comunque rispetto al totale di quelle che erano state imbastite o che erano in programma, l’hanno fatto davvero al rallentatore.

Quali sono le prospettive future

Quello dipinto fino a questo momento è uno scenario tutt’altro che positivo, che deve però essere bilanciato dalle statistiche dell’attuale periodo con uno sguardo anche al futuro. Come abbiamo detto il settore ha sicuramente subito il momento ed ha dovuto ridimensionarsi, ma non in maniera così eccessiva e drastica come la maggior parte degli altri ambiti economici e commerciali.

Ma come è possibile? La risposta è presto detta: seppur sia vero – e lo ricordiamo – che i prezzi immobiliari abbiano già subito un’importante flessione al ribasso e siano destinati a farlo ancor di più, questa crisi non sembra influire particolarmente su di essi, perché anche in un periodo delicato come quello attuale gli immobili non perdono il loro potenziale di attrattiva dal punto di vista dei potenziali investitori.

Il futuro di questo settore sembra ad oggi piuttosto imprevedibile, ma eretto su basi più solide rispetto alla media degli altri ambiti. Lo scenario più prevedibile non è perciò riconducibile ad un crollo verticale del settore: in sostanza, il Coronavirus sta senza dubbio agendo in maniera sostanziale comportando, come conseguenza, uno slittamento sulle conclusioni di acquisto nel breve periodo.

Ma ad oggi gli esperti del settore non vedono delle gravi conseguenze possibili a lungo termine. L’opinione comune è che le offerte continueranno a sussistere, così come la domanda da parte degli utenti interessati: certo, con possibili prolungamenti nelle tempistiche, ma non con una interruzione definitiva.