Negli ultimi giorni in Gran Bretagna si sono verificati alcuni attacchi con l’acido che hanno fatto subito scattare l’allarme per l’estrema violenza e la mancanza di ogni pietà umana usata dagli aggressori nei confronti delle loro vittime.

Se in Italia l’acido è stato usato molto spesso contro le donne, colpevoli solo di voler troncare relazioni soffocanti con uomini violenti che non le amavano e non le rispettavano, in Gran Bretagna le sostanze corrosive sono le preferite dalle bande di strada di rapinatori, spacciatori e usurai che le usano per rapine ed estorsioni. La violenza con cui queste bande agiscono negli ultimi tempi è aumentata a dismisura e così anche il numero di vittime e la frequenza degli attacchi; l’acido serve anche come ritorsione contro membri di bande rivali e contro coloro che sono considerati spie delle forze dell’ordine.

Nel caso del Regno Unito la stragrande maggioranza di chi subisce un attacco con l’acido o altre sostanze  corrosive è uomo; si tratta per lo più di commercianti che durante le rapine più violente vengono aggrediti con acidi come la soda caustica e l’acido solforico allo scopo di costringerli a consegnare l’incasso del negozio.

Le bande usano l’acido perché è facile da reperire in qualsiasi negozio o supermercato ed è poco costoso; l’arma ideale per chi vuole fare molto male agli altri con una modica spesa e non lasciare dietro i sé tracce troppo compromettenti che possono ricondurre al crimine.  I legislatori britannici stanno pensando a leggi specifiche che equiparino gli attacchi con l’acido a quelli con le armi da fuoco e ad una lista di sostanze da vendere solo con una specifica licenza e con carta di credito in modo da tenere traccia di tutte le transazioni.

Anche i giudici dovranno considerare l’uso dell’acido come aggravante visto l’impatto devastante che ha sulle vittime, persone che di punto in bianco si trovano cancellate, con il volto sfigurato per sempre e la consapevolezza che la vita è rovinata.