L’ultimo studio delle Nazioni Unite sull’andamento demografico parla di una popolazione mondiale in costante aumento, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e nei cosiddetti Brics, almeno fino al 2100 quando si toccherà il picco di persone sul nostro pianeta.

Saranno circa 11 miliardi le persone che abiteranno il nostro pianeta entro quell’anno, un vero e proprio record rispetto agli attuali 7 miliardi: l’aumento sarà graduale ma continuo da 8,6 miliardi nel 2030 a 9,8 miliardi nel 2050, fino a raggiungere gli 11 miliardi nel 2100. Il sovrappopolamento del pianeta porta con sé molti gravi problemi perché sarà sempre più difficile trovare le risorse per mantenere una grande moltitudine di persone e si aggraveranno le  crisi e le carestie che già oggi rendono quasi impossibile vivere in alcune parti del mondo. La maggioranza delle persone vivrà nelle grandi metropoli, a scapito delle zone rurali.

Il cibo prodotto potrebbe non bastare per tutti e in questo caso si potrebbero scatenare vere e proprie guerre per il controllo delle risorse naturali, in particolare dell’acqua potabile che diventerà sempre più rara e preziosa in quasi tutto il globo. La deforestazione, l’inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua, l’effetto serra e in generale tutti i problemi ambientali sono purtroppo destinati ad aggravarsi se non cominciamo già da adesso a riciclare e preservare le risorse che il nostro pianeta oggi offre; 11 miliardi di persone dovranno vivere in un futuro neanche troppo lontano sul nostro stesso pianeta e rischiano di trovare solo una immensa distesa di rifiuti al posto di pianure, colline e montagne.

Il Paese più popoloso sarà l’India che arriverà ad avere 1,5 miliardi di abitanti, seguita a ruota dalla Cina che attualmente detiene il record per numero di abitanti; l’area orientale si confermerà ancora una volta come la più popolosa del pianeta.

In Europa il Paese più popolato sarà la Gran Bretagna con oltre 80 milioni di persone, seguita dalla Francia con 74 milioni, mentre Spagna e Germania perderanno entrambe 10 milioni di abitanti; l‘Italia sperimenterà il calo demografico più marcato passando dagli attuali 60 milioni a solo 47,8 milioni di abitanti.