Ieri è stato ricordato l’anniversario della morte del poeta e regista Pier Paolo Pasolini. Gabriele Muccino ci ha messo del suo.

A questo proposito Gabriele Muccino (regista di Padri e Figlie) ha creato un vero e proprio caos nel web tanto che è stato costretto a cancellare la pagina che lui ha su Facebook, noto social network.

Il regista è stato molto duro con Pasolini e lo ha addirittura paragonato ad un regista amatoriale. Inutile dire che questa esternazione ha avuto un riscontro negativo sul web: ci sono stati per il regista post di insulti molto forti che hanno costretto, come detto prima, Gabriele Muccino ha chiudere definitivamente la pagina non dopo aver ovviamente risposto ai vari messaggi.

Ecco le parole usate da Muccino per “ricordare” a suo modo alquanto discutibile Pier Paolo Pasolini, uomo di grande stile e molto amato:

“So che quello che sto per dire suonerà impopolare e forse, chissà sacrilego. Ma per quanto io ami il Pasolini pensatore, giornalista e scrittore, ho sempre pensato che fosse fuori posto come regista. Anzi, semplicemente un non regista che usava la macchina da presa in modo amatoriale e senza stile, senza un punto di vista meramente cinematografico sulle cose che raccontava”.

Le risposte dal web non sono tardate ad arrivare al che, il regista non ci sta e termina la triste vicenda con una risposta alquanto forte: “E’ ancora un nostro diritto dire cosa pensiamo? A quanto pare no. Meglio dare dell’arrogante, della nullità, insulti a destra e manca, una sassaiola da vandalismo intellettuale contro colui che ha osato dire che forse la terra non era al centro dell’Universo”.