Ieri sera è partita la nuova edizione delle Iene, che vede la coppia ormai consolidata, Ilary Blasi e Teo Mammucari, mentre la voce fuori campo quest’anno è del Trio Medusa.
La puntata è andata in onda ugualmente e senza intoppi fortunatamente, nonostante l’sms di minacce ricevuto da Matteo Viviani.
“Per scrupolo ti dico che arriva la bomba in diretta. Tu controlla i 3 vasi a casa. Ci sara’ attentato il boss vuole cosi”
Questo il testo del messaggio. Ovviamente è subito scattata la denuncia e sono stati aumentati i controlli in trasmissione da parte della polizia. Non si sa ancora chi possa aver fatto quella minaccia, ma si pensa comunque che sia legata ad uno degli ultimi servizi del giornalista. Tra questi troviamo una storia di molestie a ragazze minorenni e un servizio sui nuovi metodi di intercettazione telefonica. Inoltre Viviani si è recato proprio in questi giorni a Palermo per continuare un’indagine che aveva fatto su mafia, antimafia e beni sequestrati.
Nadia Toffa invece ha trattato un argomento che ci ha lasciati con l’amaro in bocca. Si tratta del “pomodoro cinese made in italy”. La giornalista si è recata in Cina dove ha parlato con diverse ditte cinesi di pomodori, scoprendo una triste verità: diversi sughi che presentano la scritta “made in italy” in realtà sono fatti con pomodori cinesi e spesso e volentieri con concentrati di pomodori scaduti da tempo. In Cina inoltre non vengono rispettate le medesime normative europee circa l’uso di pesticidi e fertilizzanti e dopo attente analisi è emerso che questi concentrati presentano un’elevata quantità di sostanze cancerogene.
Ma quello che ci ha lasciato ancor più basiti, è che alcuni produttori italiani premono affinché vengano utilizzati più fertilizzanti e pesticidi, in modo da aumentare la produzione e far scendere il prezzo.
Purtroppo i controlli alle dogane sono veramente pochi ed inoltre la normativa italiana prevede che solo per certi tipi di alimenti (frutta, verdura, pesce, olio) sia obbligatorio inserire la provenienza, il tipo di allevamento e la data di confezionamenti sulle etichette.
Le Iene hanno deciso così di lanciare una petizione online, sul sito www.change.org.
“Chiediamo che su TUTTI i prodotti alimentari inscatolati venga dichiarata la provenienza degli ingredienti, come si fa per l’olio extravergine di oliva e pochissimi altri alimenti inscatolati, per cui bisogna scrivere la provenienza: Italia, UE, extra UE. Poi sarà il consumatore a decidere. Vogliamo il VERO “Made in Italy””
L’appello è stato già accolto da quasi 140.000 sostenitori e ci auguriamo che il numero cresca ancora! Bastano pochi minuti per un futuro migliore!