Ecco chi aderisce alla campagna Detox promossa da Greenpeace

Il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, ha annunciato al salone francese Première Vision di Parigi, dove si svolge una delle fiere più importanti del settore tessile mondiale, che molti importanti marchi della moda italiana si impegneranno a limitare l’utilizzo di sostanze chimiche nei vestiti e negli accessori.

Al momento sono trentuno i brand che hanno aderito in tutto il mondo alla campagna Detox promossa da Greenpeace, a cui si aggiungono dieci grandi marchi della moda italiana (Gucci, Prada, Armani, Zegna, Valentino, Ferragamo, OTB, Staff International, Loro Piana e Versace)

Anche Giovanni Lanfranchi, l’azienda bresciana nata nella seconda metà dell’Ottocento e prima nell’aver introdotto in Italia l’utilizzo delle cerniere lampo, ha deciso di eliminare le sostanze tossiche dalla produzione, (undici sono i gruppi di sostanze chimiche pericolose conosciuti), sostituendole con altre alternative e meno nocive.

Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace ha dichiarato che “già oggi la moda può fare a meno delle sostanze tossiche, anche in lavorazioni complesse come quelle richieste nella produzione delle chiusure lampo”. (Adnkronos)

I brand aderenti alla campagna hanno dunque il compito di impegnarsi a tracciare l’origine dei tessuti, dei filati e della pelle che andranno ad utilizzare, nonché di porre maggiore attenzione alle condizioni lavorative dei propri operai.

Al giorno d’oggi i consumatori sono molto più attenti al tema della sostenibilità, con una richiesta sempre maggiore di prodotti ecocompatibili, realizzati con materiali riciclati o provenienti da commerci equosolidali.

Come ha dichiarato Carlo Capasa durante uno dei dibattiti tenutosi nel corso della fiera parigina  “Nel nostro settore, non c’è futuro senza sviluppo sostenibile”. (Adnkronos)