Chi ha dimestichezza con Internet, si imbatte con sempre maggior frequenza nelle pubblicità riguardanti i compro auto online e aziende di acquisto auto in contanti, l’ultimo fenomeno commerciale che ha preso piede anche nel nostro paese.
Un fenomeno spinto da alcuni fattori ben precisi, tra cui in particolare la sostanziale semplicità e velocità delle operazioni. Mediamente, infatti, bastano due o tre giorni per vendere la propria auto, mentre il pagamento avviene in contanti, una modalità estremamente gradita in un momento di crisi come l’attuale.
Il successo dei compro auto è direttamente legato alla profonda crisi in cui versa il mercato delle vetture nuove, che ha vissuto anni di calo a causa della crisi che ha colpito il mondo occidentale a seguito dello scoppio della bolla relativa ai mutui subprime pur se ultimamente il mercato ha dato qualche segnale di ripresa.
Spesso si accosta il fenomeno dei compro auto alla parabola dei compro oro, attività che ebbe un vero e proprio boom a cavallo del 2010, quando le attività di acquisto del metallo prezioso in Italia quintuplicarono addirittura il loro numero. Oggi il fenomeno dei compro oro si è parzialmente sgonfiato.
Tuttavia le differenze sono sostanziali perchè il mercato dei compro oro è stato alimentato dalla crisi mordente e dalla necessità degli italiani di disfarsi dei propri preziosi per monetizzare. Quella di vendere la propria auto viceversa, non è soltanto una necessità dettata dalla crisi ma è anche un’operazione abituale che gli italiani portano a termine per altre motivazioni, anche soltanto il desiderio di voler cambiare auto. E farlo magari in tempi brevi.
Occorre tuttavia fare molta attenzione se si decide di cedere la propria autovettura ad una di queste nuove attività. Va comunque detto che il quadro normativo in cui operano i compro auto potrebbe presto subire una sensibile variazione. Un cambio di prospettiva il quale sarà la logica conseguenza della pratica unificazione del libretto di circolazione e del certificato di proprietà, i quali andranno a convergere nel Documento Unico dell’Auto, un atto che sarà chiamato a contenere tutti i dati che fanno riferimento all’automobile di cui disponiamo.
Proprio grazie all’ormai prossima arrivo di questo documento, saranno introdotte una serie di semplificazioni, soprattutto di carattere burocratico, che dovrebbero sfociare nella prevedibile soppressione del Pubblico Registro Automobilistico.
Anche sul versante economico, però, le novità potrebbero essere rilevanti, con un sensibile sgravio economico per la vendita di automobili e motocicli. In particolare, sarà reso più facile anche il passaggio di proprietà della nostra auto ad un compro auto, che potrà avere luogo senza la necessità di dichiarare il valore della transazione. Una facilitazione che potrebbe dare una ulteriore spinta ad un settore che già si trova in fase di boom, a differenza di quello delle auto nuove, reso sempre più disagevole non solo dalla crisi, ma anche da spese collegate al possesso di un mezzo che assomiglia sempre più ad un prodotto di lusso.
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