Ah, il buon vecchio padre Giorgio Maria Carbone! Se non ci fosse dovrebbero inventarlo.
Lui, che con i suoi discorsi ci ammalia, ci conquista, ci sorprende. Lui, che con il suo fare amichevole e pacato, lui che con le sue frasi di piena coerenza e serietà ci insegna a combattere la teoria gender come se non ci fosse un domani. Certo, la teoria gender in realtà non esiste e gli unici che la abbiano mai nominata sono stati i personaggi più vicini al mondo del cattolicesimo italiano, ma chi se ne frega! Padre Carbone dice che la teoria gender esiste, che gli omosessuali non devono sposarsi, che non devono comportarsi da omosessuali e che non devono neppure essere omosessuali (ok, queste ultime due cose in realtà non le ha dette, ma diamo tempo al tempo, secondo me succederà prima o poi), perciò dobbiamo ascoltarlo e seguirlo ciecamente!
Risale al 22 agosto il meeting di Comunione e Liberazione in cui è intervenuto proprio padre Carbone. Lo so, forse arrivo un po’ in ritardo, ma c’è un motivo se ne parlo proprio adesso, vedremo dopo qual è. Insomma, per farla breve, il meeting è stato, oltre che applaudito da tutti i presenti, criticato da tutti coloro che abbiano visto, nei giorni successivi, il video del discorso di padre Carbone. Secondo una singolare teoria, espressa dal religioso, che ha citato un non meglio identificato “studio danese”, le coppie di omosessuali hanno rischi infinitamente maggiori di soffrire di problemi cardiovascolari e respiratori e di avere una maggiore probabilità di contrarre l’AIDS o di suicidarsi rispetto alla loro controparte eterosessuale.
Capito LGTB? Grazie alle parole di padre Carbone siete finalmente venuti a conoscenza del fatto che, non solo finirete all’inferno, ma ci finirete anche prima degli eterosessuali. Anzi, secondo me dovrebbero pure appiccicarvi una targhetta in fronte, come quelle che si trovano sulle sigarette: ”L’omosessualità nuoce gravemente alla tua salute e a quella di chi ti sta intorno”.
Scherzi a parte, ho cercato, sprecando un bel po’ di tempo, di trovare lo studio danese citato dal parroco (ora va di moda citare studi a caso, senza dire nè il titolo nè i nomi degli autori). Lo studio in questione si intitola “Marriage, cohabitation and mortality in Denmark: national cohort study of 6.5 million persons followed for up to three decades” ed è stato condotto da Morten Frisch e Jacob Simonsen nel 2013 e non afferma esattamente quanto ha riportato padre Carbone. Nello studio si legge che, in realtà, la mortalità delle coppie di maschi omosessuali è andata costantemente a diminuire, fino ad attestarsi a livelli più bassi rispetto a quella di uomini eterosessuali non sposati o vedovi. La mortalità resta invece molto alta per le donne, fatto che però è legato alla mortalità per colpa del tumore al seno (niente AIDS, problemi cardiovascolari o respiratori dunque). Inoltre si evince che l’abbassamento della mortalità, nel caso di coppie omosessuali composte da due uomini, è dovuto ad una riduzione, grazie alle misure preventive, della diffusione dell’AIDS. E, concludo, lo studio non mirava ad analizzare coppie omosessuali comparandole a quelle eterosessuali, ma voleva mettere a confronto proprio il tasso di mortalità delle persone sposate con quella di conviventi, single e vedovi. Il risultato è stato che le coppie sposate, sia etero che omosessuali, hanno una mortalità più bassa rispetto a tutte le altre categorie.
Padre Carbone, se citando questo studio voleva dire ai gay di non sposarsi altrimenti sarebbero morti di infarto, ha fallito. Anzi, gay di tutto il mondo, sposatevi! Vivrete più a lungo!
Ma le Affermazioni di padre Carbone non finiscono qui. Poche ore fa ha infatti rilasciato un’intervista al noto giornale Tempi, in cui, fra le altre cose, continua a svelare i piani del gender. Stando a quanto ha affermato il parroco, la teoria gender sta mirando a ridurre la popolazione mondiale. E lui lo avrebbe capito parlando con un contadino che gli ha detto che se gli animali nella stalla si comportassero secondo i dettami del gender, in breve tempo non avrebbe più avuto animali da allevare. Cito testualmente: “[Un contadino] mi diceva: «Qui la prospettiva del gender non attacca. I miei figli vivono a contatto con gli animali e sanno benissimo che se le cose stessero diversamente da come stanno, nel giro di poco, noi la stalla e il pollaio non li avremmo più».” E ancora “io sospetto che la prospettiva di genere non abbia come scopo un allargamento delle libertà, ma la riduzione della popolazione secondo un piano malthusiano.”.
Ora, non so a voi, ma a me sorgono seriamente tre dubbi.
Il primo risiede nel fatto che la popolazione mondiale ha raggiunto e superato i sette miliardi e continua costantemente a crescere. Ora, io non voglio criticare nessuno, ma miei cari LGTB, mi sa che il vostro piano sta fallendo miseramente, qua sul pianeta Terra noi umani continuiamo ad aumentare. Che dire, cambiate strategia, introducete gambaletti e sandali con calzino come metodi contraccettivi, provate con qualcosa di diverso, perchè così non funziona.
La seconda perplessità, invece, riguarda tutte quelle persone che decidono volontariamente di non avere figli. Non capisco come mai padre Carbone non se la prenda con loro. Secondo me sono molti di più rispetto alle coppie omosessuali, fanno un danno maggiore, e nel loro caso si tratta di una scelta vera e propria e più che consapevole. Non sarebbe meglio criticare loro? Magari citando uno studio tibetano o venusiano?
Il terzo dubbio penso seriamente che sia quello che è venuto un po’ a tutti. Perchè, nel nome del cielo e della terra, sto ascoltando discorsi sulla procreazione da una persona che ha scelto, volontariamente, la strada della castità e che dunque non può, volontariamente, procreare? Padre Carbone, se è tanto preoccupato per l’imminente estinzione della razza umana, perchè non si mette in prima linea per combattere i malvagi piani del gender e comincia a ripopolare il pianeta? In fondo, come ha detto pure il contadino, basta guardare gli animali nella stalla, è tutto così semplice. Basta che un uomo trovi una dozzina di donne con cui accoppiarsi, esattamente come succede in un pollaio, no? Basta guardare come funzionano le cose fra i bovini o gli ovini per capire come ostacolare il piano di riduzione della popolazione attuato dagli LGTB. E che problema c’è?
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