Il noto sito Reddit raccoglie fra le sue pagine virtuali veramente di tutto.
Fra le numerose discussioni se ne trovano molte in cui gli utenti raccontano i loro momenti più imbarazzanti.
Ecco una raccolta dei 10 momenti più umilianti e divertenti!
L’uniforme
Nella nostra scuola indossiamo sempre l’uniforme, ad eccezione dell’ultimo giorno del semestre, in cui possiamo vestirci come vogliamo. Tuttavia una volta, dato che c’erano gli esami, ci saremmo dovuti mettere l’uniforme anche in quel giorno. Nessuno me lo aveva detto. Indossavo dei pantaloni verdi.
La sigaretta
Ero in un club e non avevo la minima idea di come attaccare bottone. Mi avvicino ad una ragazza e, come scusa, le dico di non avere l’accendino. Lei mi porge la sua sigaretta, ma invece di usarla per accendere la mia, la prendo, faccio un paio di tiri, gliela restituisco e vado via.
Il giorno di San Valentino
Nella nostra scuola ad ogni San Valentino c’era la possibilità di compilare una scheda che, una volta analizzata al computer, ti avrebbe abbinato alla persona più compatibile con te. Non so come possa essere successo, forse un errore del computer, ma il mio sesso è stato definito come “femminile” anziché “maschile”. Il giorno dopo, leggendo i risultati, ho scoperto di essere risultato compatibile con tutti gli altri ragazzi della mia classe. I giorni seguenti non sono stati per niente divertenti.
Il video progetto
A scuola, nella mia classe di produzione di video, periodicamente venivamo suddivisi in gruppi, per realizzare un video progetto da presentare. C’era, in classe, un gruppo di ragazze molto carine che solitamente realizzavano video molto semplici. Una volta avevano presentato un video in cui si vedeva una scollatura esagerata. L’insegnante ci chiese di commentare il loro lavoro ed io alzai la mano per poter dire “bel sonoro”. Solo che dalla mia bocca uscirono le parole “bella scollatura”. Morì di vergogna e per tutto il resto dell’anno rimasi “il pervertito”.
Sull’autobus
Ho inavvertitamente afferrato il bastone di un’anziana donna cieca, mentre cercavo di mantenermi in equilibrio camminando lungo il corridoio dell’autobus in movimento. Tutti i presenti sono scoppiati a ridere ed io non avevo idea del perché e continuavo a scuotere il bastone perché mi sembrava instabile.
Il ragno
Una ragazza molto carina a lavoro ha trovato un ragno che l’ha spaventata. Ho deciso di andare lì ed ucciderlo, così da diventare un eroe ai suoi occhi. Mi sono avvicinato, il ragno ha saltato e io, invece di comportarmi da uomo duro e forte, ho gridato, sono caduto e mi sono quasi rotto la testa. Ora a lavoro mi chiamano Spider-Man.
Alla cassa del supermercato
Ho lavorato per un po’ come cassiera in un supermercato. Una volta si è presentata alla cassa una signora, con cui ho un po’ chiacchierato mentre passavo la spesa. Mi sono accorta che aveva sotto il braccio una stampella, perciò le ho chiesto se si fosse fatta male al piede. Mentre dicevo queste parole la signora si è spostata e mi sono accorta che le mancava una gamba. Lei mi ha guardata sotto shock e io stavo morendo dentro dalla vergogna. L’ho poi aiutata a caricare la spesa in macchina e lei mi ha raccontato come ha perso la gamba. Non ricordo la storia perchè ero troppo impegnata a pensare che avrei soltanto voluto andarmi a sotterrare.
Il collega nepalese
Ho chiesto ad un mio collega nepalese quante mogli avesse nel suo paese.
Il perizoma
Quando avevo circa 17 anni, ero a casa della mia ragazza che, in quel momento, stava facendo una doccia. Decisi allora di curiosare nei suoi cassetti, dove trovai un minuscolo perizoma rosa. Pensai che sarebbe stato divertente indossarlo e sorprendere la mia ragazza facendomi trovare con solo quello addosso. Mi accorsi che il rumore della doccia era cessato e sentii qualcuno che camminava nel corridoio. Mi fiondai fuori dalla camera, completamente nudo, fatta eccezione per il microscopico perizoma e mi trovai davanti la domestica sudamericana. Mi girai e corsi nuovamente in camera. Ho evitato quella povera donna per i successivi due anni di relazione con la mia ragazza.
Il funerale
Il mio migliore amico era dovuto andare al funerale di un amico di famiglia e, vista la terribile situazione, avevo deciso di accompagnarlo per dargli supporto. Non conoscevo nessuno dei presenti, ma durante il funerale ho cominciato a parlare un po’ con tutti, inclusa la figlia del defunto, una ragazza della mia età molto dolce. Al termine della cerimonia io ed il mio amico la abbiamo salutata, io l’ho abbracciata e dopo un imbarazzante silenzio durato qualche secondo le ho detto “Mi sono divertito moltissimo, grazie per avermi invitato”.