Nel corso di un interessante convegno svoltosi a Catania e dedicato alla “rivoluzione femminile tra psicoanalisi e antropologia” si è tracciato il percorso evolutivo della figura femminile nel corso degli ultimi 4 secoli, con particolare riferimento al contributo prezioso offerto dalle grandi figure femminili che hanno incarnato il genio della psicoanalisi. Sono intervenuti tra gli altri, gli psichiatri e psicoterapeuti Carlo Monteleone e Laura Freni, i quali, nel corso del convegno, hanno ripercorso le tappe fondamentali che hanno condotto verso un “nuovo universalismo” nella identificazione della donna nella globalizzazione.
Nel corso del proprio intervento, il dottor Monteleone, ha illustrato i meriti di figure storiche della psicoanalisi femminile come Anna Freud, Melanie Klein e Lou Von Salomè, protagoniste, attraverso la loro opera, di una svolta autentica per l’universo femminile in un’epoca segnata da “una società classista e patriarcale” contribuendo in modo deciso, con il loro genio psicoanalitico, a trasformare il ruolo della donna da “bene scambiabile” e oggetto “riproduttivo” a protagoniste assolute del proprio tempo, promuovendo “la cultura del femminile” contro ogni forma di omologazione.
Molto atteso e applaudito l’intervento della dottoressa Laura Freni, mirato invece ad analizzare la svolta “sessuale” dell’affermazione dell’Io femminile. Una svolta che è partita dall’esigenza delle donne di interrogarsi sulla propria sessualità e sul proprio “godimento supplementare” al di là del ruolo stereotipato della donna come oggetto puramente riproduttivo, secondo il profilo della donna elaborato dalla teoria di Lacan, protesa a valorizzare i “meno” rispetto alla figura dell’uomo, come risorsa speciale, facendo delle proprie mancanze una forza per sottrarsi all’ingombro “fallico”.
Il convegno, tenutosi presso la Casa Museo della “Società Storica Catanese” è stato mirabilmente organizzato dal Consultorio di Psicologia “Signorelli” di Catania.