Quando l’ipocondria, si insinua nel rapporto di coppia può mettere seriamente a rischio l’equilibrio del rapporto destabilizzandolo e rendendolo difficile da gestire.

L’ipocondria può essere un disturbo momentaneo o duraturo che colpisce soggetti avvinghiati al pensiero negativo di avere problemi di salute. Un pensiero molto spesso infondato, ma che di fatto altera la qualità di vita del soggetto che ne è affetto, influenzando negativamente l’economia del rapporto di coppia. Per lenire gli effetti dell’ipocondria sul rapporto di coppia è intervenuto il dottor Roberto Cavaliere, noto psicoterapeuta che da tempo si occupa di “amore e psiche”

Il dott. Cavaliere ha spiegato, in un articolo pubblicato sul sito Piùsanipiùbelli, quando l’ipocondria prende il sopravvento e come gestirla nell’ambito del rapporto di coppia: “Avere una normale preoccupazione per le malattie è uno stato d’animo che appartiene a ognuno di noi. Ma quando questa preoccupazione non è più qualcosa di episodico e tende a perdurare nel tempo, accompagnata magari da continui controlli medici o frequenti consulenze, allora la componente ipocondriaca è abbastanza palese e manifesta, a maggior ragione quando non si è affetti da malattie croniche che potrebbero destare maggiore apprensione”.

Secondo il dott. Cavaliere ciò che davvero rappresenta l’elemento di disturbo è l’esagerazione dei disturbi lamentati dal partner e l’ossessività del ricorso a diagnosi e farmaci per curare come patologici dei sintomi che sono solo connessi ad una realtà alterata del sintomo e volutamente amplificata per essere giustificata al proprio compagno o alla compagna.

La prevenzione deve avere un limite e non deve sconfinare nell’eccessivo meccanismo di ipercontrollo del proprio stato di salute.