Le ragioni del successo di Facebook ? La nota rivista Internet magazine, ha provato a dare risposta attraverso una accurata indagine sociologica, per spiegare le ragioni della popolarità del social network fondato da Mark Zuckerberg. Le ragioni sostanzialmente dedotte dalla ricerca pubblicata sul magazine, potrebbero essere ricondotte a 4 fondamentali motivi
Il primo sarebbe da inquadrare nella possibilità offerta da Facebook di sviluppare quello che comunemente viene definito il “capitale sociale”, un concetto ben conosciuto dalla sociologia moderna. Per capitale sociale si intende la quantità di contatti e di relazioni sociali. In questo senso Facebook avrebbe il merito di rinsaldare vecchie relazioni ormai archiviate (vecchie comitive di amici, compagni di scuola, di giochi ect), consentendo quindi una sorta di “manutenzione” delle proprie relazioni sociali.
Il secondo motivo viene definita “l’economia del dono”. Attraverso facebook rinsaldiamo vecchi legami attraverso doni fittizi o virtuali (poke, pubblicazioni di vecchie foto, foto che ritraggono regali) un po come si fa nella tutela delle relazioni sociali, quando ci si scambiano i doni a natale o in occasione di grandi eventi.
La terza ragione è la potenzialità di Facebook di trasformarsi in una sorta di palcoscenico, nel quale siamo protagonisti attraverso la scelta delle foto del profilo, l’uso dei “mi piace” per esprimere i nostri gusti e le nostre tendenze, l’esibizione della quantità e della qualità di amici nella nostra lista di contatti, pubblicazione di foto che ritraggono il nostro quotidiano, la nostra casa, le nostre relazioni più care.
L’ultima ragione che giustifica il successo di Facebook è la diffusione delle innovazioni. Ogni nuova tecnologia di comunicazione si diffonde a macchia d’olio facendo apparire trendy o alla moda e all’avanguardia chi ne fa uso. Un po come accade per applicazioni come “WhatsApp”, il software che tiene in contatto le persone 24 ore su 24, regalandoci la sensazione di appartenere costantemente ad una comunità globale della quale siamo una unità che si fonde nella globalità.