C è chi non si separerebbe mai dal suo giornale comprato all’edicola sotto casa, e chi invece troverebbe più pratico leggerlo sul suo iPad, mentre riceve email e naviga su Facebool-.. Ma com’è leggere un giornale, na~ to per le rotative, sullo schermo touchscreen di un tablet? Ormai ci sono app di quasi tutti i quotidiani italiani. Noi abbiamo scelto quelle delle otto testate che vendono più copie in edicola e le abbiamo provate per più di un mese. E bene precisare che non abbiamo espresso giudizi di mento sui contenuti o la linea editoriale dei vari giornali, ma abbiamo condotto un’analisi tecnica e pratica della loro versione per iPad (an~ che se per due di loro. La Stampa e Repubblica, ne esiste anche una versione per tablet Android). Nella pratica, abbiamo messo in evidenza pregi e difetti di ogni applicazione, dalla gestione dell’abbonamento, alla leggibilità della pagina, dalla presenza di elementi multimediali, alla possibilità di condividere gli articoli su blog e social network. Insomma, abbiamo voluto vedere se (ed eventualmente cosa) la versione digitale del nostro quotidiano preferito offre davvero di più rispetto a quelli in edicola. Ci si aspetta di più I risultati (che trovate nella tabella e nelle singole schede in queste pagine) variano da giornale a giornale; ci sono applicazioni ben sviluppate, in grado di offrire contenuti e servizi ad hoc per gli utenti iPad, altre che invece non offrono più di quello che può offrire un semplice file pdf. In genere, però, abbonarsi alla versione digitale costa meno che acquistare singole copie in edicola: 0,75 centesimi una copia digitale contro una media di 1,20 euro per quella cartacea. Tuttavia, da una versione per tablet ci si aspetterebbe almeno di poter fruire di contenuti multimediali, un accesso privilegiato agli aggiornamenti sul sito e la possibilità di pubblicare con pochi passaggi un articolo interessante sulla nostra bacheca di Facebook. Sembrano cose scontate, ma solo Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, ad esempio, consentono di condividere gli articoli solo su alcuni social network; solo la Stampa e il Sole 24 Ore hanno una sezione dove poter mettere gli articoli “preferiti”, mentre solo il Corriere dello Sport consente di copiare e incollare altrove pezzi di testo. Se nessuna applicazione sfrutta elementi come file audio o podcast, solo chi ha alle spalle siti ricchi di contenuti multimediali (Repubblica e Corriere della Sera su tutti) offre video e gallerie fotografiche di buona qualità. Leggibilità: così e così Sette versioni per iPad su otto offrono quella che noi abbiamo definito visione “solo testo”. Si tratta della possibilità di leggerel’artico^ lo prescelto direttamente in una finestra separata (pulita e senza gli elementi grafici dell’impaginato), semplicemente toccando l’articolo o il suo titolo da una pagina qualsiasi del giornale. A seconda delle possibilità offerte dalle varie app, dalla visione “solo testo” si possono aumentare le dimensioni del carattere, condividere e inviare un articolo, salvarlo tra i preferiti, cercare parole e argomenti chiave e persino ascoltare una voce artificiale che legge per intero l’articolo (solo per Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport). Purtroppo, quando si è scollegati dalla rete questa funzione “solo testo” funziona in genere molto male; in molti casi non si riesce neppure a leggere la continuazione dell’articolo se sfortunatamente è più lungo di quanto si possa mostrare su una singola pagina. Senza utilizzare questa funzione, leggere un articolo sull’iPad diventa un’impresa: l’impaginato è di fatto troppo piccolo ed è illeggi bile se non si utilizza lo zoom. Per molte app, poi, il cambio di pagina necessita qualche secondo per poter mettere a fuoco gli articoli. Infine, lo schermo lucido dell’iPad non aiuta la lettura in posti molto luminosi e assolati. no rete, no porty Leggere il giornale sull’iPad è certamente utile quando si è in giro e non si ha la possibilità di passare da un’edicola. Una volta scaricato il giornale, però, non è detto che si riesca a leggerlo sempre collegati alla rete. In questo caso tutti i giornali sono leggibili anche offline, ma bisogna mettere in conto che tutti gli elementi multimediali (video, gallerie…) non sono visibili, dato che si tratta di semplici collegamenti al portale. Ovviamente anche l’accesso (più o meno diretto) al sito stesso per avere le ultime news aggiornate non è utilizzabile; come non esiste più la possibilità (dove previsto) di condividere o spedire articoli.