Expo 2015 inizia sotto l’occhio del ciclone. Da mesi, ormai, si parla di speculazioni ed interessi sottesi che ci sarebbero dietro questo grande evento planetario. La protesta corre su Twitter. E’ lì che il noto rapper Fedez, spesso e volentieri intervenuto su questioni politiche in passato, vedi voce Movimento 5 stelle, ha voluto esprimere la propria solidarietà ai manifestanti che ieri si sono resi protagonisti di devastazioni e atti vandalici contro Expo 2015, inaugurato proprio nella giornata di ieri.
Ovviamente si è scatenato subito un dibattito, riguardante l’opportunità per un cantante stimato e apprezzato come Fedez di schierarsi a favore, di fatto, di coloro che in molti hanno definito come veri e propri teppisti. A metà tra l’ironico ed il serio, i tweet del cantante entrano subito a gamba tesa nelle polemiche che hanno circondato l’Esposizione Universale che si tiene a Milano, in particolar modo sulle connessioni tra alcune aziende che hanno vinto degli appalti e la criminalità organizzata.
Questo quanto postato dal rapper: “I danni dei #NoExpo sono poca cosa in confronto alle infiltrazioni mafiose e le speculazioni economiche di EXPO. Indignati a giorni alterni! La vernice sui muri dei #NoExpo indigna più delle infiltrazioni mafiose di Expo. Di questo passo daranno la scorta di Stato agli imbianchini. La lista degli edifici imbrattati datami da un #NoExpo. Qui si spiega perché sono atti di protesta e di non vandalismo”.
Nell’immagine a corredo dei tweet vengono citate la Consob, la commissione nazionale per la borsa e la finanza, accusata di sfruttamento e speculazione, Unicredit, Bpm e Monte dei Paschi, finanziatori di Expo 2015, e l’Inps, che avrebbe preferito investire nell’evento piuttosto che in welfare e istruzione.