Nella tarda serata di ieri la città di Parma e parte della provincia sono rimaste al buio a causa di un black-out che ha interessato sia le utenze domestiche che quelle aziendali. La mancata erogazione dell’energia elettrica ha gettato la popolazione interessata, nel panico. Migliaia le chiamate agli entri preposti per segnalare il disservizio e centinaia di persone intrappolate negli ascensori.
La causa del black out è da addebitare all’ennesimo tentativo di furto di rame, questa volta finito tragicamente. L’autore del furto sarebbe, infatti, rimasto folgorato dai cavi dell’alta tensione e adesso versa in gravi condizioni di salute. L’ennesimo grave episodio ripropone la annosa questione dei furti di rame, un fenomeno in forte ascesa dal 2012 ad oggi.
Nonostante il fenomeno venga monitorato da tempo da un osservatorio internazionale istituito presso la Direzione Centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza, rimangono ancora ingenti i danni procurati alle società di trasporti, a quelle dell’energia, delle telecomunicazioni, alle aziende elettrotecniche e elettroniche: i furti di rame causano l’interruzione di servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale, passibili di conseguenze anche per quanto riguarda l’ordine pubblico e la sicurezza nazionale.
L’osservatorio internazionale ha il compito di suggerire interventi legislativi, campagne pubblicitarie per far conoscere il fenomeno, e contromisure per contrastarlo come “Action day”- Una ‘attività di contrasto svolta in un periodo stabilito, da tutte le Forze di polizia e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli nei confronti di quella che ormai ha assunto le proporzioni di una vera e propria piaga sociale.