Il pool di Palermo ha concluso venerdì l’inchiesta sulle “spese pazze” all’assemblea della Regione siciliana, notificando ai 14 ex capi gruppo un avviso di garanzia per peculato.
Nell’inchiesta dei Pm Sergio Demontis, Maurizio Agnello, e Luca Battinieri coordinati dal pool guidato da Leonardo Agueci, sono coinvolti circa 97 esponenti dell’Ars. L’inchiesta fu avviata nell’ottobre del 2012 e smascherò una pratica ricorrente dei politici siciliani di utilizzare fondi dei partiti per un uso estraneo all’attività politica.
Nell’elenco delle spese estranee all’attività politica si fa menzione nell’atto di accusa dell’acquisto di foulard griffati, rate di leasing per l’automobile di lusso, pagamento di multe, acquisto di fumetti, gioielli, ceste natalizie e piatti di cristallo. Tutto a carico della ignara collettività.
Fra gli indagati l’allora capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, accusato di avere speso un importo che supera i 32 mila euro per acquisto di regalìe, ceste natalizie e panettoni. All’ex capogruppo del gruppo Misto, Giulia Adamo, viene contestata invece l’appropriazione ” del saldo attivo di chiusura del conto corrente intestato al Gruppo, pari a oltre 7.205,78, facendolo accreditare sul proprio conto corrente mediante bonifico”.
L’ex capogruppo dell’Udc, Rudy Maira secondo la procura, si sarebbe fatto “rimborsare mediante bonifici bancari mensili, le spese per i canoni di locazione relative al contratto di leasing per l’acquisto di una vettura personale” per l’ammontare di quasi 30 mila euro. L’inchiesta, che dovrebbe chiudersi a giugno, si prospetta difficile e complessa, come dichiara il procuratore aggiunto, Agueci: ” bisognerà individuare i criteri di differenziazione delle singole posizioni sul piano penale e le intenzioni dei singoli indagati”.