La saudade colpisce tutti i brasiliani che si allontanano dal loro Paese d’origine. Anche Kakà. L’ex fantasista tanto caro al Milan, attualmente in forza all’Orlando City negli Usa, ha voluto ricordare con enfasi e trasporto emotivo i bei tempi rossoneri. Lo ha fatto attraverso un’intervista rilasciata stamane a La Gazzetta dello Sport.

Passaggio sul suo breve ritorno al Milan nell’anno 2013. Queste le sue parole:La saudade per il Milan non mi passerà mai. Nel 2013 erano passati quattro anni dalla mia ultima volta lì, dopo averne trascorsi precedenti sei meravigliosi. Lo spogliatoio era differente. Avere l’opportunità di poterci rigiocare, anche se per un solo campionato e con tutto quello che ho vissuto in quella società, mi ha reso davvero felice. Certo, ho trovato giocatori diversi. Facevamo delle belle partite, come contro il Barcellona o le due contro la Juve. Poi, però, alla fine è mancata sempre la continuità. Al termine di quel campionato avevo anticipato a Galliani che dovevo rientrare in Brasile per risolvere un po’ di cose e che poi avrei deciso se tornare a Milano. È allora che ho parlato con gli Orlando e ho firmato questo accordo.

Galliani è stato il primo a sapere tutto. L’ho ringraziato per tutto quello che ha sempre fatto per me. Inzaghi è uno che ama il calcio e vive per il calcio. Per me ha percorso la strada giusta. Un anno con gli allievi ed uno con la Primavera. Poi è venuto il momento di prendere in mano una squadra ed è capitato il Milan. E’ una stagione di sofferenza, ma io sono ottimista: due o tre anni di sacrifici e poi ripartiremo. Dobbiamo prendere l’esempio della Juve. Non mi era mai successo di segnare il primo gol nella storia di una squadra (Orlando City, ndr): è stato davvero emozionante. Beckham mi aveva parlato bene della Mls. Mi diceva che era un campionato bello e che ci si divertiva. Il suo parere è stato importante. Se mi avesse raccontato cose meno positive, probabilmente avrei cambiato idea”.