Dopo la sentenza definitiva della Cassazione, che ha assolto i maggiori imputati nell’ambito del processo Meredith Kercher, vale a dire Amanda Knox e Raffaele Sollecito, non si placa la scia di polemiche in tal senso.
A gettare benzina sul fuoco, stavolta, ci ha pensato Patrick Lumumba, il giovane accusato ingiustamente dalla stessa Amanda all’inizio dei fatti. Egli non dimentica i 14 giorni di detenzione e le calunnie subìte per suoi presunti legami con l’assassinio di Meredith. Anzi, ha rincarato la dose ai microfoni del programma radiofonico La Zanzara, in onda su Radio24. Questo il commento del congolese sul recentissimo verdetto della Cassazione: “Amanda sa chi ha ucciso Meredith, questo è poco, ma sicuro. Si è salvata solo perché è americana e il suo Paese è potente. Raffaele non mi riguarda, l’assoluzione di Amanda invece mi ha addolorato. Amanda è colpevole, ne sono certo. Ha fatto molti soldi e la giustizia di oggi non condanna mai i ricchi. Oltre alle cose certe che sono venute fuori sulla sua colpevolezza c’è il fatto che mi ha calunniato. Non credo che fosse sotto stress in quel momento.
Ho preso solo 8mila euro di risarcimento, ma Amanda è negli Stati Uniti e, se me la trovassi di fronte, le chiederei dei soldi sicuramente. Ma dipende solo dalla sua volontà. E’ lo Stato italiano che mi ha danneggiato perché non è stato in grado di valutare quello che ha detto contro di me. Alla fine mi ha dato solo 8mila euro. Non capisco niente della giustizia italiana. Sono sicuro, però, che Amanda sa chi ha ucciso la povera Meredith, deve sapere cosa è successo. Sono convinto di questo. Lei è furba, furbissima. E’ una grande attrice, ha un grande talento per recitare. Non è una battuta. Sa come ottenere quello che vuole”.