Una dieta sana ed equilibrata ci permette di vivere meglio e di avere un organismo più forte. Un’équipe italiana, in collaborazione con Inghilterra e Stati Uniti ha realizzato una nuova tipologia di regime alimentare che prevede l’assunzione di alimenti per cinque volte alla settimana, mentre nei restanti due è previsto il digiuno totale. Questa dieta, a loro dire, allungherebbe la vita.

Luigi Fontana, professore ordinario di Medicina e Nutrizione dell’Università di Brescia ha elaborato questa nuova dieta, in collaborazione con Linda Partrige della Washington University di Saint Louis e il Max Planck Institute for Biology of Ageing.

Secondo gli studi condotti, gli studiosi affermano che una dieta simile allunga la vita per diversi motivi: gli esperimenti sono stati condotti sugli animali che, per cinque giorni hanno mangiato, mentre per due non hanno avuto cibo. La restrizione calorica con la riduzione di un terzo delle calorie, allungherebbe l’esistenza, abbassando notevolmente i problemi di salute.

Come affermano Partrige e Fontana, “Per rallentare l’invecchiamento non c’è bisogno di ridurre in modo drastico la quantità complessiva di calorie. La diminuzione dell’apporto proteico, il digiuno intermittente e l’assunzione di cibo prevalentemente nelle prime ore della giornata associati a un miglioramento qualitativo della dieta hanno effetti analoghi alla restrizione caloricia”.

LA DIETA DI LUNGA VITA, ECCO LE REGOLE DA SEGUIRE

  • Ridurre l’apporto di proteine, che devono rappresentare massimo il 12% delle calorie assunte su base giornaliera da compensare con i carboidrati;
  • I due giorni di digiuni non devo essere consecutivi e, soprattutto, non deve essere un digiuno drastico o completo: potete, infatti, mangiare verdura cotta o cruda, condita con due cucchiai di olio, per assumere, alla fine, 500 calorie.
  • Non eliminare del tutto le proteine di origine animale. Come spiega Fontana, “Le proteine animali contengono alcuni tipi di aminoacidi che aumentano il danno prodotto dal metabolismo alle cellule. Quelle vegetali contengono fibre, che plasmano i trilioni di batteri che popolano il nostro sistema digestivo in modo da ridurre le infiammazioni“;
  • Mangiare soprattutto nelle prime ore del mattino.

Quello che abbiamo osservato – affermano gli studiosi – è che nei periodi di carenza di cibo l’organismo si mette in pausa, rallenta le sue funzioni metaboliche e di conseguenza anche il danno che il metabolismo arreca alle cellule per poi rimettersi in moto nei periodi di abbondanza“.

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