Uomini e donne: un conflitto di genere destinato a durare per sempre. C’è una diversità di fondo che li contraddistingue e separa formalmente. Ad avallare ulteriormente questa tesi universale uno studio condotto negli Usa, nella fattispecie dalla Mayo Clinic.
Ebbene, la memoria è donna. Nel senso che funziona diversamente rispetto a quella di un uomo. Lo studio rivela che le donne hanno una memoria superiore. Il segreto sarebbe racchiuso tutto negli ormoni femminili, meglio noti come estrogeni, che sarebbero in grado di proteggere il cervello dalle lacune mnemoniche, più evidenti e lampanti negli uomini di mezza età, in particolar modo dopo i 40 anni. Non c’è da stupirsi, dunque, se il proprio partner dimentichi un anniversario di matrimonio oppure il primo appuntamento. Non è mancanza di interesse, ma un semplice problema fisico e di genere.
La donna è migliore dell’uomo anche in questo. Attraverso i 1200 soggetti esaminati, si riscontrano perdite di memoria, per entrambi i sessi, dopo i 30 anni. Nei maschi il peggioramento è più marcato in tal senso. La parte che controlla la loro memoria è, infatti, più piccola. Gli effetti degli ormoni femminili sono già stati evidenziati: possono proteggere le donne, ad esempio, dall’ipertensione, nella fase precedente alla menopausa, dall’osteoporosi e dalle infezioni del tratto urinario. Già in passato, comunque, un vecchio studio condotto dall’Università di Cambridge aveva dimostrato la maggiore difficoltà degli uomini nel processo di recupero e riutilizzo di vecchie informazioni, per ogni fascia d’età. Questioni di genere.