Gli uomini italiani sono troppo veloci durante il sesso. Lo rivela uno studio condotto dalla Siu, Società Italiana di Urologia. Ne soffre almeno il 17% sul totale dei maschi italici.

L’eiaculazione precoce è un nemico che può affliggere chiunque. Un disturbo legato al sesso che può avere un certo peso ed una certa rilevanza all’interno di una vita di coppia. E’ il tormento di ogni uomo, contro il quale non si è ancora trovata un’arma sufficientemente efficace. Così il dottor Paolo Verze dell’Università Federico II di Napoli analizza lo studio citato poco sopra: “Da uno studio che abbiamo appena terminato e che è in corso di pubblicazione emerge che è proprio l’eiaculazione precoce il disturbo più comune. Ne soffrirebbe il 17 % degli italiani, quasi 5 milioni di persone. Al secondo posto ci sono le disfunzioni erettili, di cui soffre il 13% dei maschi”.

L’eiaculazione di tipo primario è quella più ricorrente, patologia cronica riscontrabile per la prima volta nell’età dell’adolescenza. Nella maggior parte dei casi gli esperti consigliano, oltre all’assunzione di farmaci ad hoc, un percorso di psicoterapia. Recenti studi dell’Università di Palermo, coordinati dal dottor Carlo Pavone, hanno attestato, in tal senso, la corrispondenza tra l’approccio farmaceutico e quello psicologico in termini positivi e risolutivi.