Roberto Donadoni è, forse, l’allenatore meno invidiato d’Italia in questo momento. La conduzione tecnica, ma non solo, del Parma scotta, in tutti i sensi. Per quanto riguarda la poco onorevole situazione societaria, essa è destinata a trascinarsi fino alla conclusione di questo campionato in Serie A.

Tutto ciò in attesa dell’udienza al Tribunale fallimentare prevista per il prossimo 19 marzo, la quale ci dirà tante cose in tal senso. Intanto, il tecnico del Parma Roberto Donadoni, notoriamente persona equilibrata e pacata, ha voluto dire la sua sul drammatico momento, calcisticamente parlando, che sta vivendo lì in prima persona. Chiaro il riferimento indiretto ai personaggi più rappresentativi dello scempio societario, vale a dire l’ex presidente Ghirardi e l’ex amministratore delegato Leonardi.

Queste le sue parole, rilasciate al talk show di GazzettaTv Senza Appello: “La cosa più spiacevole è quando ti rendi conto che le persone non sono come pensavi, o meglio come volevano apparire. Io ho un pregio, quello di non portare rancore. Però qui sono in ballo i destini di tante persone. Sembra che si sia tornati alla normalità perché abbiamo giocato due partite, ma non è così. La situazione è paradossale, non ci si può ridurre all’ultimo secondo per aspettare chissà quali decisioni. Il problema è a monte. È impossibile pensare di cambiare qualcosa facendo sempre le stesse cose. Ci deve essere una presa di posizione da parte di tutti e avere la coscienza di dire che, forse, qualcosa si è sbagliato. Non basta metterci la toppa all’italiana”.