Antonio Conte torna nella “sua” Torino. Sul versante bianconero della città lo ricordano molto bene. Tra lui e la Juve c’è un legame indissolubile, ancora adesso. Difficile, se non impossibile, dimenticare un uomo, un professionista che ha portato 3 scudetti di fila sotto la mole antonelliana. Oggi è il commissario tecnico della Nazionale italiana.
Il prossimo 31 marzo è prevista un’amichevole contro l’Inghilterra allo Juventus Stadium. Casa sua. Queste le sue dichiarazioni in merito: “Il 31 marzo giocherò in casa. Sono stato adottato da Torino, ormai vivo qui da 24 anni. Questa città è un punto di riferimento per me e la mia famiglia, sarà una grandissima emozione tornare allo Juventus Stadium. Sono contento di tornarci con la maglia azzurra e non da avversario. Il 28 la sfida a Sofia contro la Bulgaria varrà tre punti fondamentali, ma sarà importante onorare anche quest’amichevole contro l’Inghilterra, a maggior ragione in una città come Torino. Toni? Sta dimostrando di essere un elemento importante per il Verona, a 37 anni è ancora sulla cresta dell’onda, un grande professionista. Bisogna lavorare sui giovani, farli crescere e avere pazienza. Non vedo i giocatori azzurri da 4 mesi, mi auguro che sia rimasto qualcosa e non si siano dimenticati tutto. Verratti è un altro che sta facendo molto bene, siamo molto contenti di lui”.
Nel corso della stessa presentazione della gara nella Sala del Senato di Palazzo Madama a Torino è intervenuto anche il presidente della Juve Andrea Agnelli. Così ha raccontato la sua emozione nel rivedere un suo vecchio pupillo: “È una grande soddisfazione presentare un’amichevole di prestigio come Italia-Inghilterra, farà piacere anche ai tifosi rivedere Conte allo Stadium, non da avversario, ma da c.t. L’auspicio è che possa tornare per molti anni, con la Nazionale e non da avversario. Dortmund decisiva per la stagione della Juve? Un’annata non si valuta da una partita, ma dall’essere ancora competitivi su tutti i fronti in primavera e noi lo siamo. Questa Juve non mi stupisce, lo fa quando non si comporta così. Chi indossa questa maglia sa che deve puntare a vincere. La Serie A come la Premier? I sogni ogni tanto diventano realtà. Con Tavecchio ci siamo visti tante volte e non c’è niente di congelato. Il rapporto è di dialogo costante”.