Una particolare invenzione arriva in Ghana, capace di aiutare gli studenti di una scuola sull’isola di Pediatorkope ad ottenere energia, semplicemente utilizzando una giostra. A introdurre il particolare strumento per ricavare energia elettrica è l’organizzazione no profit Empower Playground, che ha montanto diverse altalene e giostrine, che generano energia grazie a delle turbine speciali, che ricaricano le lampade a batteria.
Il divertimento dei bambini, dunque, si trasforma in fonte di energia, che permette di portare luce nelle case del paese, che non godono di certo di un servizio elettrico costante e sicuro, visto che gli ammanchi di corrente sono frequenti e non permettono alle persone di vivere in maniera normale. Ciò accade, perché le interruzioni di energia possono durare anche giorni.
Il gioco, in questo modo, si trasforma in un’azione seria, da mettere in atto per il bene della comunità. Nella gran parte delle abituazioni in Ghana, infatti, la luce è considerata un vero e proprio lusso che non tutti possono permettersi. Una situazione che ha portato all’isolamento socio-economico delle zone più sperdute e decentrate del Paese: tra queste, appunto, l’isola di Pediatorkope.
Le torce utilizzate sono a risparmio energetico: quando si caricano completamente, esse vengono date ai bambini che le portano nelle loro abitazioni. Un piccolo gesto che permette, però, a diverse famiglie di avere luce in casa e permettere alle mamme di poter prendersi cura della propria casa, di cucinare e di avere un ambiete domestico illuminato, dando l’opportunità, nel contempo, ai propri figli di continuare a studiare, dopo le ore scolastiche. Come spiega George Thompson, project manager della Ong, il progetto non ha scopo di lucro, tutt’altro. Le ragioni che sottostanno a questa iniziativa fanno leva su un unico scopo: “Il nostro obiettivo non è guadagnare soldi o fare profitti ma abbiamo bisogno di soldi per rendere il sistema e il progetto sostenibili“.