Sebastian Vettel e la Ferrari: un film in onda sulle piste della Formula 1 a partire dal prossimo 15 marzo in Australia. Il tedesco vuole lasciare un impronta importante ed indelebile nel team di Maranello.

Sullo sfondo l’ombra di Michael Schumacher, di cui è considerato degno erede in prospettiva. Non poteva esserci scuderia migliore. Lo ha confessato egli stesso stamane ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: Il contatto con la Ferrari è una vicenda che comincia da lontano. Avevo 13 anni, era il 2003, quando riuscii a entrare nel box della Ferrari al Nürburgring. Mi ritrovai lì perché correvo nella Formula Bmw. Nell’inverno fra il 2012 e 2013 sono persino andato in segreto a Maranello ad incontrare Montezemolo e a conversare sullo stesso argomento.

A metà dello scorso anno, quando Domenicali non c’era più e i contatti continuavano, ho incontrato Marco Mattiacci e ho di nuovo parlato con Montezemolo. La trattativa è andata comunque avanti e ho chiesto un parere a Sabine Kehm, la manager di Schumacher. Purtroppo non ho potuto parlare con Michael… tempo fa gli raccontai comunque della possibilità che mi offriva Domenicali. Gli dissi che mi sentivo onorato e lui commentò che se avessi accettato avrei trovato una bella atmosfera e un grande entusiasmo lì a Maranello. Marchionne mi ha telefonato dicendomi che sarebbe stato felice se fossimo riusciti a far qualcosa insieme”.