Cinque persone sono fuggite da un caffè nel cuore di Sydney, dove dopo essere state prese drammaticamente in ostaggio. Ma un numero imprecisato di persone rimangono ancora nel caffè.
In un bar di Sydney
Centinaia di poliziotti hanno circoscritto la zona, di solito vivace della città più popolosa d’Australia, e tenteranno in tutti i modi di ristabilire la situazione. Immagini agghiaccianti diffuse dai media locali hanno mostrato le persone, che si ritiene essere ostaggi, con le mani premute contro il vetro della Lindt Chocolate Cafe nel quartiere centrale degli affari di Sydney. Inoltre le immagini hanno mostrato gli ostaggi con in mano una bandiera nera con una scritta in arabo: “Non c’è Dio, ma Dio è Maometto, il profeta di Dio”.
Isis a Sydney
Le autorità hanno detto che la situazione è rimasta poco chiara, compreso il numero di persone all’interno del bar e le motivazioni del sequestratore. “Non sappiamo se quest’azione sia politicamente motivata, anche se ovviamente ci sono alcune indicazioni che lo farebbero pensare,” ha dichiarato il primo ministro australiano Tony Abbott ai giornalisti. La scritta islamica ha alimentato i timori che la crisi di Sydney possa essere collegata agli estremisti; l’Australia, infatti, fa parte della coalizione internazionale che combatte il gruppo terroristico ISIS in Medio Oriente.
Sydney barricatata
Chris Kenny, un redattore di un quotidiano australiano, ha detto che era al caffè poco prima dell’attacco. “Mentre la polizia rapidamente circoscriveva la zona, mi sono girato e ho visto un uomo contro la finestra, rivolto verso l’esterno con le mani alzate”, ha scritto nel suo resoconto dell’incidente. “All‘inizio ero sollevato pensando che quello fosse l’uomo armato. Ma ben presto ho realizzato che erano i clienti ad essere stati costretti contro le finestre”. La polizia ha barricato le strade e evacuato gli edifici nei pressi del bar, molto difficile in un quartiere tipicamente brulicante di pedoni e veicoli. La stazione ferroviaria di Martin Place è stata chiusa, secondo la polizia, che ha anche esortato la gente a stare lontano dalla zona, ma alcuni impiegati locali si sono riuniti sulla scena per cercare di scoprire cosa stava succedendo.