Attacco hacker alla SonyUn sospetto attacco da parte di un hacker, legato alla Corea del Nord, ha attaccato la maggior parte dei computer della Sony Pictures atti ad elaborare i pagamenti.

Sony Pictures non è riuscita a pagare gli stipendi

Lo studio di Hollywood, che ha recentemente prodotto i film di James Bond e Spider-Man, ha detto che un hacker ha paralizzato la sua rete di computer, facendole perdere documenti relativi a quattro. Inoltre la Sony Pictures ha dovuto combattere l’hacker per i problemi sopratutto all’elaborazione dei pagamenti, secondo quanto riferito dal Times. L’attacco sarebbero stato eseguito dai “Guardiani della Pace“, un collettivo hacker sospettato di avere legami con la Corea del Nord, che ha messo la maggior parte dei PC della Sony Pictures offline. La Corea del Nord sarebbe direttamente legata all’attacco, perché il prossimo film della Sony ha come soggetto un complotto della CIA per uccidere Kim Jong Un, il leader supremo.

È costato a Sony Pictures 64 milioni

Joseph Demarest, componente della cyber-division dell’FBI, ha detto in una audizione al Senato degli Stati Uniti che i metodi utilizzati dagli hacker avrebbero violato le difese di nove computer su dieci società. I ricercatori di sicurezza hanno detto che l’attacco sarebbe costato alla Sony Pictures 64.000.000 di dollari per ripristinare il tutto. Durante la premiere di The Interview a Los Angeles Sony Pictures non ha permesso alcuna intervista al cast o allo staff e solo alcuni fotografi sono stati ammessi nei pressi del tappeto rosso. La società ha, inoltre, rinviato una conferenza stampa prevista subito dopo la serata speciale di The Wedding Ringer, una commedia romantica con Kevin Hart. Hart è stato apostrofato con l’appellativo di “prostituta” da un dirigente Sony in una e-mail fatta trapelare dagli hacker questa settimana. L’esecutivo si lamentava di un collega a cui il signor Hart avrebbe chiesto più soldi per promuovere un film.

Sony Pictures sotto attacco il 24 novembre

L’attacco a Sony Pictures è iniziato il 24 novembre, quando un’immaginedi simile ad uno scheletro rosso apparso su computer personale a fianco di un avviso che diceva che i dati sarebbero stati rilasciati sul web a meno che i non fossero state eseguite delle specifiche richieste.