La Garfagnana è stato il palcoscenico del nuovo record italiano di speleologia. Luca Pedrali, uno speleologo di Brescia, ha, infatti, raggiunto oggi la quota incredibile di 1.358 metri di profondità.
Pedrali e i 18 compagni di avventura
La spedizione di Luca Pedrali è durata tre giorni. Per fissare il nuovo record italiano di specialità il bresciano è partito venerdì scorso, con tre squadre composte da 18 speleologi in totale, scesi nel territorio di Minucciano, in provincia di Lucca, arrivando fino all’abisso ‘Paolo Roversi‘, grotta poco battuta che presenta pozzi e strettoie difficili da percorrere.
Pedrali, lo speleologo off limits
Da studio delle grotte e delle cavità naturali, attraverso la loro genesi e della loro natura, l’attività speleologica si è trasformata in una vera e propria attività off limits, da raccontare magari attraverso spettacolari pubblicità. Il 13 ottobre Pedrali e i suoi compagni di avventura furono fermati, non dalla finzione cinematografica, ma da una vera e propria bomba d’acqua. Prima del record italiano Pedrali e la sua squadra di ricognizione riuscirono a portare alla luce delle nuove gallerie a quota 1150 metri, tra cui una stanza bianca con aragoniti e stallattiti. Un bel preludio prima della grande avventura vissuta oggi in Garfagnana da Luca Pedrali e i suoi magnifici compagni di viaggio e di record.
Pedrali sulle orme di Samokhin
Il record mondiale è, invece, dello speleologo, Gennadiiy Samokhin, che ha ritocco’, di soli 6 metri, il record di profondità relativamente alla grotta più profonda del mondo. Stiamoparlando di quella della Repubblica di Abkazia, impresa riuscita nell’agosto 2012. La spedizione era composta ucraini e da altri speleologi dell’Europa dell’Est, che dovettero affrontare diverse difficoltà, dovute alla presenza di altre spedizioni e alla presenza di molta acqua. Un destino simile a quello di Pedrali. Chi vuole stabilire un record di questa bellezza e difficoltà se lo dovrà prendere pure qualche rischio oppure no?