Qualcuno sapeva che la Federazione Azera ha un movimento calcistico che sta crescendo a vista d’occhio!?Per valorizzare questa e altre federazioni che stanno investendo sul calcio, la UEFA vara un nuovo campionato: la Nations League. Una sorta di Serie A delle nazionali, con un calendario lungo dieci mesi, anche se spezzettato, che ha come scopo di rendere più avvincenti e più competitive le partite che si disputeranno tra le squadre nazionali. Così non dovremmo più vedere scene tipicamente all’italiana di chi per un’unghia incarnita o per la non-certezza del posto in campo decida di non presentarsi o abbandonare il ritiro, ma soprattutto renderà possibile alle squadre con minor visibilità di farsi notare, poiché questo torneo andrà a sostituire la maggioranza delle amichevoli.

Come funziona la Nations League?

Da settembre 2018 partirà questa nuova competizione che vedrà sul campo 54 squadre nazionali organizzate in 4 divisioni a loro volta composti da 4 gironi, composti da 3 o 4 team. Le divisioni saranno composte in base al ranking UEFA(per la prima edizione si terrà conto di quello post-Mondiali 2018), e nella A militeranno le 12 migliori squadre, la divisione B avrà 4 gruppi da 3 squadre, la divisione C 2 gruppi da 3 e 2 gruppi da 4, la divisione D 4 gruppi da 4. Le quattro squadre che vinceranno i gironi della Divisione A giocheranno una sorta di Final Four a giugno 2019, per assegnare lo “scudetto”, le vincenti delle altre divisioni saranno promosse a quella superiore, mentre le ultime retrocederanno.

Inciderà anche sugli Europei

Le qualificazioni per Euro 2020 – che si svolgeranno con l’attuale metodo – decreteranno 20 delle 24 nazionali che vi prenderanno parte, mentre le altre 4 si conquisteranno la “Wild Card” disputando un ulteriore torneo a 16 squadre a marzo 2020, composto dalle vincitrici dei ogni gruppo della Nations League. In caso una nazionale fosse già qualificata, cederà il diritto di giocarsi l’ultima chance alla seconda del proprio girone.

Andrea Zampini