Strage in sinagoga a Gerusalemme
Sono quattro, i fedeli barbaramente uccisi con asce e pistole nella sinagoga a Gerusalemme. Gli attentatori di Hamas sono entrati con asce e pistole poco prima delle sette, durante la preghiera del mattino.
I due rappresentanti di Hamas, fautori dell’attacco nella sinagoga nei sobborghi di Har Nof a Gerusalmme sono già stati uccisi. Provenivano da un quartiere arabo di Gerusalemme, esattamente da Jabel Mukaber, dove risiedevano con le loro famiglie. Queste le ultime indiscrezioni rilasciate dagli investigatori.
Il premier Benyamin Netanyahu ha richiesto una riunione per questo pomeriggio, per analizzare l’avanzare delle investigazioni e discutere su un piano di sicurezza.
Mushir al-Masri, uno dei leader di Hamas, ha rivendicato l’attentato definendolo «un atto eroico di Hamas».
La rivendicazione di Hamas
Il comunicato ufficiale di Hamas non ha tardato ad arrivare, ed è stato subito pubblicato sul sito internet del quotidiano israeliano Yediot Ahronot.
«Una risposta naturale ai crimini dell’occupazione». Questa è la frase iniziale con cui la fazione palestinese della Jihad Islamica inizia la sua rivendicazione dell’attentato.
Le reazioni dell’Unione europea
L’ambasciatore dell’Unione europea in Israele, Lars Faaborg-Andersen si è dichiarato “sconcentrato dalla rivendicazione rilasciata da Hamas“. Inoltre, ha detto che: “Questo comportamento, contro i fedeli della sinagoga è un atto deplorevole. Quattro persone sono morte e quattro sono gravemente ferite.”